Inter, Moratti: "Mancini ok, ma
da tifoso cambierei tutti i giocatori"

Inter, Moratti: "Mancini ok, ma ​da tifoso cambierei tutti i giocatori"

di Alessio Agnelli
MILANO - «Il futuro dell'Inter del Mancio? Credo che la vittoria con il Chievo possa essere una base importante da cui partire. Certo, molto dipenderà dagli acquisti che verranno fatti a gennaio e da cosa riuscirà ad ottenere questo gruppo». Parole di Massimo Moratti dalla sede dell'Onu a New York, a margine di un convegno sul progetto Inter Campus.





Con lo 0-2 di Verona, lo jesino ha, infatti, centrato la prima vittoria in campionato senza reti al passivo (7 i gol incassati nei primi 3 match del nuovo corso), riportandosi a 6 punti dalla zona Champions, imprescindibile per Thohir. E dali Usa è arrivato anche l'ok dell'ex presidente onorario. «E' stata una vittoria significativa per Mancini - ha proseguito Moratti -, un importante passo avanti in classifica. Anche se, poi, dipende tutto dai giocatori: sono loro che devono trasformare le idee dell'allenatore in vittorie. Spero possa essere così anche domenica prossima contro La Lazio». Visto che l'obiettivo, per ora, «è continuare a far punti, vincendo il più possibile».



Non a caso, lo stesso concetto espresso dal Mancio su Twitter. «Vittoria importante, la squadra sta prendendo confidenza - ha chiosato nella tarda mattinata di ieri -. Abbiamo fatto buone cose, dobbiamo continuare a lavorare sodo».

Poi, fondamentale, sarà il mercato di riparazione «e da tifoso tu la cambieresti tutta una squadra che va male - l'ha buttata lì Moratti, tra il serio e il faceto -. Io, però, ho fatto anche il presidente e non posso dirle queste cose… Ci penserà Mancini».



E, ovviamente, Thohir, a cui l'ex patron ha passato la palla, facendosi da parte, «per scelta. Sono io che evito di esprimere opinioni- ha sottolineato-, e non perché il peso delle nostre quote in società sia così limitato. Penso, però, che chi ha la responsabilità della gestione preferisca decidere senza essere messo in imbarazzo da chi la pensa in maniera differente». A chiudere il capitolo Mazzarri. «Resta comunque un bravissimo allenatore - ha concluso Moratti -. Molte volte però non ci si riesce ad incastrare bene con una società».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Dicembre 2014, 10:15

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