Inter, Milito vuole il gol:
"Tornerò forte come prima"
di Alessio Agnelli
Domani sera, a Firenze, complice anche una borsite al ginocchio che lo ha costretto ad un differenziato nella giornata di martedì, non è detto che giochi dal primo minuto. «Comunque io sto bene e sono a disposizione - ha sottolineato dal negozio Solo Inter di via Berchet -, poi sarà il mister a decidere il mio utilizzo». Più probabile a gara in corso, con Ruben Botta e Mateo Kovacic a contendersi invece un posto alle spalle di Palacio.
Ma su una cosa Milito non si rassegna, a dispetto del peso degli anni, 35 a giugno, e di un ginocchio che non gli dà tregua da 12 mesi a questa parte: il prepensionamento anticipato. E, puntualmente, rispedito al mittente. «Uno lavora tutti i giorni per raggiungere il livello migliore di forma. Dopo l'infortunio che ho avuto ci vuole tempo, bisogna fare un grande lavoro. A volte si può stare meglio o peggio, ma dopo un anno fuori dal campo a 34 anni non è facile. Io però rimango della mia convinzione, di poter dare ancora molto per questa maglia che amo e farò del mio meglio fino alla fine». Compresa qualche rete (finora 2 in stagione, datati 22 settembre contro il Sassuolo) in più, vista l’astinenza di Palacio. «E’ un periodo così, in cui si fatica a segnare, ma l’importante è aver creato tante occasioni - ha minimizzato Milito -, i gol arriveranno».
Soprattutto con uno della qualità di Hernanes (ieri parzialmente in gruppo per il lavoro tattico) come trampolino di lancio. «Sicuramente è un’arma in più per noi. In mezzo al campo può darci tanti qualità. Mi auguro che possa essere disponibile a Firenze». Mazzarri deciderà solo al termine della rifinitura di questa mattina, ma si va verso il sì. Con il brasiliano, in mediana D’Ambrosio, Guarin, Kuzmanovic (Cambiasso recuperato ma va in panchina) e Nagatomo. Dietro, Rolando, Samuel e Juan Jesus.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Febbraio 2014, 09:33
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