Inter, piove sul bagnato: dopo il ko
con la Fiorentina Mancini perde Jovetic

Inter, piove sul bagnato: dopo il ko ​con la Fiorentina Mancini perde Jovetic

di Alessio Agnelli
MILANO - Tenuta difensiva, certezze tattiche, autostima e Jo-Jo: contro la Fiorentina l'Inter di Mancini ha perso tutto, Jovetic compreso, a rischio-Juve per la gara del 18 ottobre al Meazza. Non bastassero le quattro scoppole subite dai viola di Paulo Sousa, e conseguenza di errori, e scelte discutibili, di tecnico e giocatori, dalle parti di Appiano cresce, infatti, l'ansia per Stevan Jovetic, ko nel riscaldamento pre-partita con i toscani e depennato all'ultimo momento dalla distinta consegnata a Damato.





Le condizioni del montenegrino verranno valutate questa mattina alla clinica Humanitas a Rozzano, ma, a dispetto del velo di moderato ottimismo filtrato da casa Inter nell'immediato post-partita (solo un risentimento ai flessori della coscia sinistra, la diagnosi a caldo), la sensazione è che si possa trattare di qualcosa in più. In caso di stiramento di 2° grado, i tempi di recupero sarebbero, infatti, sulle 3-4 settimane e toglierebbero di mezzo Jo-Jo sia per l'impegno di domenica a Marassi contro la Samp che per il derby d'Italia con la Juventus, in programma tra 20 giorni a San Siro dopo la sosta per le nazionali.



Insomma, per Mancini, un problema non da poco, visto l'alto tasso d'incidenza dell'ex Citizens (3 gol sui 7 totali) nelle fortune di squadra e le difficoltà di ambientamento dei vari Perisic, Ljajic e Palacio. El Trenza sembra, infatti, l'ombra di se stesso e con i viola non ha mai inquadrato la porta. E così Perisic, che il Mancio ha reinventato terzino destro nel 3-5-2 (in realtà, un 5-3-2 in fase di non possesso) anti-Fiorentina, costringendolo ad uno sfiancante lavoro in ripiegamento sull'arrembante Alonso. E una scelta criticata anche da Boban («Perisic nasce mezzapunta, ma ora dà il meglio di se da esterno offensivo nel 4-3-3 e nel 4-2-3-1») e da Beppe Bergomi. «Adottare il 3-5-2 e la difesa a tre è stata una grandissima sorpresa, quasi incomprensibile - ha chiosato lo Zio - La squadra stava funzionando bene, ma Mancini l'ha stravolta con questa soluzione».



Incassando ben 8 tiri nello specchio (7 nelle precedenti 5 partite) e 4 reti. E togliendo certezze anche a giocatori navigati come Medel e Miranda. Fortuna che per Marassi tornerà Murillo, pronto a suonare la carica con un tweet. «Si è persa una battaglia, non la guerra - la chiosa del colombiano -. Continuiamo a lavorare che la strada è lunga…».
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Settembre 2015, 18:39

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