Banana a Gervinho, il dg del Feyenoord:
"Non è razzismo, solo intrattenimento"

Banana a Gervinho, il dg del Feyenoord: ​"Non è razzismo, solo intrattenimento"
«Le banane fanno parte delle attività ludiche dei nostri tifosi, che le portano allo stadio assieme ad altri gonfiabili, come palloni giganti da spiaggia. È una tradizione che abbiamo dagli anni '80, importata dall'Inghilterra dove per primi l'hanno iniziata i supporter del Manchester City». Eric Gudde, direttore generale del Feyenoord, respinge le accuse di razzismo dopo il lancio della banana gonfiabile a Gervinho durante la sfida del De Kuip contro la Roma.





«Il razzismo non c'entra niente - ha aggiunto il dg del Feyenoord - e abbiamo fatto di tutto per convincere l'Uefa. Oltretutto, in passato abbiamo dato vita a iniziative come 'portatevi dietro le banane' per colorire e animare gli spalti e creare un'atmosfera divertente, come in occasione della partita contro l'Heracles, e di sicuro non lo avremmo fatto se le nostre intenzioni non fossero state sane».



«E faccio anche notare - ha detto ancora Gudde - che anche in occasione della partita di andata a Roma già al 12' nel settore ospiti dello stadio sono comparse banane gonfiabili e 'beach ball', e nessuno ha detto niente». «Il Feyenoord è, dalla prima squadra all'ultima delle giovanili - ha concluso il dg - un club multiculturale e, come abbiamo spiegato all'Uefa utilizzando filmato e foto, l'uso delle banane gonfiabili fra i tifosi è solo un'iniziativa, oltre che una nostra tradizione, per sdrammatizzare e rendere divertente l'atmosfera del prepartita e poi del match. Il razzismo non c'entra».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Marzo 2015, 18:11

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