Gabriele Sandri, a 14 anni dalla morte: ecco cosa successe e che fine ha fatto l'agente Spaccarotella

La vita di 'Gabbo' si è improvvisamente fermata a 26 anni, l'ex agente, invece, ha scontato la sua pena e ricostruito la sua vita

Gabriele Sandri, a 14 anni dalla morte: ecco cosa successe e che fine ha fatto l'agente Spaccarotella

Sono passati 14 anni dalla morte di Gabriele Sandri, una ferita ancora aperta per molti appassionati di calcio. Morì senza un perché. E nessun ha dimenticato quanto accadde.

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Quella giornata doveva essere una giornata di festa. Gabriele Sandri era diretto, assieme a 4 amici, a Milano dove avrebbe dovuto assistere alla partita della sua Lazio contro l'Inter. I cinque, a bordo di una Renault Megane, si trovavano sull'A1 in direzione San Siro, quando decisero di fermarsi all'area di servizio Badia al Pino all'altezza di Civitella in Val di Chiana (Arezzo) per attendere l'arrivo di altri amici, provenienienti sempre da Roma. Attorno alle 9:00, i tifosi laziali entrarono in contatto con alcuni sostenitori della Juventus, diretti a Parma, e tra i due gruppi ci fu una scaramuccia.

Il caos e le grida attirarono l'attenzione di una pattuglia della polizia stradale che si trovava sul lato opposto della carreggiata e che, azionata la sirena, si portò a bordo strada, mentre il gruppo di amici di Sandri risaliva in auto e si accingeva a ripartire, l'agente Luigi Spaccarotella - stando alla sua testimonianza, rilasciata in seguito - convinto che i quattro stessero fuggendo a seguito di una rapina scese dall'auto di servizio, prese la mira e da una distanza di circa cinquanta metri esplose due colpi di pistola ad altezza uomo verso la carreggiata opposta. 

Il secondo proiettile oltrepassò la rete divisoria fra le carreggiate dell'autostrada e raggiunse l'auto, che nel frattempo si era messa in movimento, centrando al collo Sandri che dormiva al centro del sedile posteriore. I compagni di viaggio si resero immediatamente conto delle gravi condizioni di Gabriele e si fermarono nell'area di servizio successiva, 30 km più avanti, per allertare sia le forze dell'ordine che il soccorso sanitario, ma l'ambulanza giunse sul posto quando ormai il ragazzo era già deceduto.

A 14 anni da quella morte inspiegabile, Luigi Spaccarotella ha scontato la sua condanna ed è tornato un uomo libero. Spaccarotella fu condannato per omicidio volontario con dolo eventuale a 9 anni e 5 mesi nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, sancita nel 2010 in secondo grado e poi confermata dalla Corte di Cassazione nel 2012. 

Già nel 2017 fu permesso all'ex agente di tornare a respirare la libertà. Infatti gli fu concessa la semilibertà per poter svolgere attività di volontariato. L'ex poliziotto, l'ex detenuto, l'ex condannato per aver ucciso un tifoso della Lazio, addesso è un uomo libero. È diventato un maestro casaro in un caseificio in provincia di Caserta e si è anche sposato, nella cattedrale di Capua.

Un matrimonio in gran silenzio che però non è passato inosservato a causa di quel nome che lo assocerà per sempre a quella mattina del 2007. 

Luigi Spaccarotella ha scontato la sua pena e si è ricostruito una vita. Vita che, invece, si è improvvisamente fermata a quell'11 novembre del 2007 per Gabriele Sandri. Un 26enne che amava la sua squadra e che difficilmente verrà dimenticato dalle tifoserie italiane. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Novembre 2021, 13:29

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