Solidarietà a Dani Alves, spopolano le banane
sui social. Individuato l'autore del lancio
di Romolo Buffoni
Neymar, connazionale e compagno di squadra di Alves famoso per il suo talento pedestre, ha dato sfoggio di notevole brillantezza cerebrale postando per primo su Twitter una foto che lo ritrae assieme al figlioletto mentre mangia una banana. Immagine corredata dall'hashtag #somostodosmacacos (siamo tutti scimmie) diventata in un batter d'occhio virale. In poche ore hanno preso a viaggiare Gigabyte di selfie con annessa banana di gente comune e di calciatori, neri e bianchi. Anche il premier Renzi e il ct Prandelli non si sono sottratti.
«Penso - ha commentato Dani Alves - che bisogna ridere di questi ritardati mentali. Non so chi abbia tirato la banana ma devo ringraziarlo perché mi ha dato l'energia per fare poi due cross che ci hanno fruttato altrettante reti... (il Barça ha rimontato dal 2-0 al 2-3, ndr)». Anche il Villarreal è stato all'altezza dell'indignazione mondiale impiegando meno di 24 ore per annunciare di aver individuato (grazie alla collaborazione dei vicini di posto) il suo tifoso-razzista-fruttivendolo: l'abbonato è stato radiato dallo stadio Madrigal (e forse da tutti gli stadi iberici). L'applauso a Dani Alves è arrivato fragoroso anche dalle tribune “istituzionali”. «Il giocatore ha dato una risposta coraggiosa e forte al razzismo nello sport», lo ha elogiato Dilma Rousseff presidente del Brasile. «Bravo Dani Alves. Battersi contro il razzismo, sempre. Con eleganza e fantasia», ha twittato il nostro ex ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge. Insomma, Dani Alves batte razzismo di goleada.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Aprile 2014, 10:44
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