Carpi-Juventus 2-3, settima vittoria
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Carpi-Juventus 2-3, settima vittoria di fila per i bianconeri

di Timothy Ormezzano
TORINO - La Juve cala il settebello. Dopo un avvio a handicap in casa del Carpi, con il gol dell’ex Borriello, ribalta il risultato grazie alla prima doppietta di Mandzukic e alla rete di Pogba. Ma nel finale, la Signora gestisce male la gara e rischia davvero grosso: l’autogol dell’irriconoscibile Bonucci e l’occasione del 3-3 sbranata da Lollo mandano su tutte le furie un Max Allegri formato Hulk, che da qualche minuto aveva sentito puzza di bruciato al Braglia di Modena.


«La superficialità mi fa perdere la pazienza: si è notato? Comunque meglio gettare via il cappotto che i punti! Non sempre ci vuole calma», twitterà il tecnico. «È una vittoria molto positiva, per come si era messa la partita. Siamo tornati a lottare per lo scudetto!», dirà Marchisio.

Già, la Juve è tornata, ma deve dare una riordinatina alle idee. In questo senso, la sosta natalizia arriva al momento giusto. Intanto, però, i bianconeri si godono la vista dall’alto di una classifica più aderente alle loro ambizioni sfrenate. «Ho visto una buona reazione fino al casino finale - dirà Allegri -. Già col Frosinone avevamo subìto il pari in chiusura. Che ci serva da lezione per il 2016. Il Bilancio del 2015? Ottimo, abbiamo vinto lo scudetto, una Coppa Italia, la Supercoppa e perso una finale di Champions negli ultimi 10 minuti contro il Barcellona. E negli ultimi due mesi stiamo rincorrendo e ci siamo rimessi in una buona posizione».

Anche Pogba è piuttosto severo: «Non possiamo soffrire finali del genere. La pausa servirà a recuperare energie e concentrazione».
Quando segna lui, la Juve vince sempre. Lui è Mandzukic, il signor sentenza, quello dei gol pesanti come il cenone di Natale. Nove reti complessive di cui sei in campionato: la penultima in mischia, dopo un autosombrero, l’ultima su assist di Evra, con un’inzuccata delle sue.

L’altra faccia della medaglia bianconera è quella di Bonucci, protagonista negativo dell’ultima recita del 2015, con inevitabile cazziatone di Allegri. Il difensore è distratto, sembra zavorrato dalla valigia per le vacanze.
E al 15’ l’ex Borriello lo prende in giro, infilando un non impeccabile Buffon, poi beffato nel finale da una zampata dello stesso Bonucci. «Abbiamo rischiato in maniera un po’ sciocca - ammette Marchisio -. Avanti così, perché non abbiamo ancora fatto nulla». Rivali avvisate...

Le fasi della DIRETTA
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Dicembre 2015, 09:52

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