Conte chiede il rito abbreviato: "Chiudere
la vicenda prima degli Europei"
E per questo i suoi legali, Francesco Arata e Leonardo Cammarata, hanno ben presente la soluzione del rito abbreviato tanto che l'allenatore ha dato loro la procura speciale per poterlo chiedere: comporterebbe una sentenza in tempi più brevi, allo stato degli atti, senza quindi ulteriore attività istruttoria e, in caso di condanna, lo sconto di un terzo della pena.
Prima di rendere definitiva la scelta, bisognerà attendere che il gup Pierpaolo Beluzzi decida sulle annunciate eccezioni di incompetenza territoriale che vorrebbero spostare altrove il procedimento (Bologna la più gettonata, dove nasce al presunta associazione a delinquere in cui rientra l'ex bomber della Nazionale, Beppe Signori).
«Conte è sereno ma vuole uscire in fretta da questa vicenda che gli ha già causato gravi danni e uno di questi è già il processo stesso», commentato i legali a margine della prima udienza preliminare davanti al gup in un tribunale blindato dalle forze dell'ordine. Una buona notizia, comunque, per Conte, per il suo vice anche ai tempi del Siena, Angelo Alessio e per l'ex allenatore dell'Atalanta, ora all'Udinese, Stefano Colantuono, viene dalla Federazione italiana gioco calcio che ha deciso di costituirsi parte civile contro tutti gli imputati e non invece contro loro tre.
In aula c'era colui che, suo malgrado, ha scatenato il pandemonio del calcioscommesse, Marco Paoloni, che ha detto ai cronisti: «Non sono il mostro che è stato dipinto». «Da cinque anni non vivo più - ha proseguito -. È vero che all'epoca scommettevo, ma non ho messo il calmante nelle borracce dei miei ex compagni».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Febbraio 2016, 08:36
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