Diritti tv, assemblea di Lega rinviata,
scontro Sky-Mediaset tra diffide
e controdiffide
di Salvatore Riggio
LA PARTNERSHIP
Nella missiva Sky si è definita «da più di 10 anni il partner principale della Serie A. Abbiamo investito oltre 5 miliardi di euro costruendo un prodotto televisivo amato e seguito da milioni di persone, portando a un forte incremento dell'occupazione e facendo fare un grande salto di qualità al racconto del calcio in tv, grazie alle tante innovazioni introdotte. Allo stesso tempo siamo stati al vostro fianco assicurandovi risorse economiche per pianificare e gestire la vostra squadra. Vogliamo continuare a investire nel Paese e nel calcio contribuendo a far crescere lo sport più amato dagli italiani. Ma anche noi dobbiamo salvaguardare gli investimenti del nostro azionista e non possiamo accettare l'idea che l'assegnazione dei diritti della Serie A avvenga secondo principi e ipotesi non regolari e non previste dal bando, le cui linee guida sono state preventivamente approvate dalle Autorità indipendenti».
LE OFFERTE
Da ricordare che Sky ha presentato le offerte più alte sia per il satellite (357 milioni annui contro 350 di Mediaset e 275 di Fox) sia per il digitale terrestre (422 milioni contro 400 di Fox e 280 di Mediaset), ma Infront ha proposto ai club riuniti in assemblea di dividere i pacchetti tra Sky e Mediaset dando alla prima il digitale e alla seconda il satellite per massimizzare i ricavi (in questo modo scatterebbe l'offerta di Mediaset da 306 milioni per il pacchetto D, quello delle partite residue, e i ricavi complessivi ammonterebbero a 1078 milioni a stagione) e arginare possibili rilievi dell'Antitrust in tema di posizione dominante. La maggioranza è favore (tra cui Juventus, Lazio e Inter). Tra i club contrari la Roma e la Fiorentina, mentre il Napoli tentenna.
IL TIMORE
Ma qui si rischia di finire in tribunale. È questo il messaggio lanciato dall'emittente di Murdoch. La palla (e dire rovente è usare un eufemismo) passa alle società dei 20 club della massima serie. Ci si rivede mercoledì, a un giorno dalla scadenza del bando, prevista per giovedì 25 alle 13.
Ma qui si rischia di finire in tribunale. È questo il messaggio lanciato dall'emittente di Murdoch. La palla (e dire rovente è usare un eufemismo) passa alle società dei 20 club della massima serie. Ci si rivede mercoledì, a un giorno dalla scadenza del bando, prevista per giovedì 25 alle 13.
LA RISPOSTA
Mediaset risponde così all'iniziativa di Sky, che in mattinata aveva a sua volta diffidato la Lega dall'assegnare i diritti tv «fuori dalle regole del bando». Nel testo della contro-diffida, Mediaset definisce la diffida di Sky «un evidente tentativo di 'condizionarè indebitamente le scelte della Lega e delle squadre stesse, a conferma di una condotta
diretta ad abusare della posizione dominante» che la tv di Murdoch «detiene nel mercato della pay tv, a danno della concorrenza Rti Spa che ha presentato valide e competitivi offerte». Un tentativo che, a giudizio di Mediaset, «va respinto con fermezza».
Di qui la controdiffida a Sky, alla quale Mediaset intima di «cessare la sua interferenza illegittima, astenendosi da ulteriori attività a iniziative dirette a condizionare la selezione in corso da parte
della Lega». Cologno Monzese invita inoltre la Lega di A e le squadre di calcio associate «a non tener conto della strumentale diffida intimata da Sky, procedendo alla serena ed obiettiva valutazione
delle offerte ricevute in applicazione delle norme imperative vigenti».
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Giugno 2014, 01:36
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