Calcio in crisi, il Coni taglia i fondi.
Malagò: "Abbiamo fatto il massimo"
di Romolo Buffoni
E, sentendo Malagò, è andata anche bene: «Abbiamo fatto il massimo tenendo presente da dove partivamo. È emerso che il calcio avrebbe perso l'80% del contributo, ho ritenuto giusto creare una dinamica di atterraggio a questa vicenda creando forchette di minimo e massimo a favore delle federazioni affinché non ci fossero sperequazioni che avrebbero destabilizzato tutto il contesto».
Al calcio Malagò dice di aver teso un'altra mano: «Il taglio sarebbe dovuto essere di 25 milioni», ma la Figc ne recupererà 5 da dinamiche legate al finanziamento dello Stato e alla mutualità.
«Un commento? Meglio di no», è la risposta data da Maurizio Beretta, vicepresidente Figc e presidente della Lega di serie A al termine della riunione. In mattinata, però, attraverso la trasmissione Radio Anch'io lo sport Michele Uva, dg della Figc, aveva espresso il parere della sua federazione rivendicando come «la serie A versa al sistema un miliardo fra tasse, Iva, Irpef e qualsiasi altra contribuzione fiscale. Il calcio dal '48 al 2003 ha finanziato con 18 miliardi di euro lo sport italiano e quindi le 422 medaglie olimpiche».
«Il calcio - aveva replicato Malagò a margine dell'evento “Destinazione Rio 2016” organizzato nella Casa delle Armi al Foro Italico dove è stato presentato il nuovo Club Olimpico dei 121 top-atleti in rotta sull'Olimpiade brasiliana - dal punto di vista finanziario ha dato moltissimo al Paese, ma non è giusto subordinargli tutti gli introiti dell'intero sistema sportivo». Va ricordato che i contributi dello Stato al Coni per il 2015 saranno tagliati: 405.658.000 euro, contro i 413.260.000 del 2014 (-1,84%). Di questa somma 129.548.000 euro saranno distribuiti alle varie federazioni. Budget che verrà approvato dalla Giunta Coni di oggi e ratificato dal Consiglio nazionale.
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Ottobre 2014, 11:30
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