Berlusconi si sfoga: "O arrivano i soldi del closing o mi tengo il Milan"

Berlusconi si sfoga: "O arrivano i soldi del closing o mi tengo il Milan"

di Luca Uccello
Una storia, quella del closing rossonero, lunga 810 giorni destinata a proseguire per almeno altri 30, fino alla nuova scadenza prevista per fine marzo o, al massimo per il 7 aprile. Ieri Sino-Europe Sports ha chiesto ufficialmente a Fininvest una nuova e discussa proroga di un altro mese per poter adempiere ai propri impegni (mancano ancora 170 milioni da reperire).

«O arrivano i soldi o mi tengo il Milan», avrebbe detto Berlusconi ai suoi fedelissimi ai quali non ha nascosto la sua preoccupazione. La decisione se concedere un “tempo supplementare” verrà presa comunque entro domani, quando scadrà il termine. Fonti ben informate confermano all’Agi che c’è l’intenzione di allungare i tempi «ma - spiega chi ha parlato oggi con il Cavaliere - l’atteggiamento sta cambiando, ora è molto più intransigente». Resta infatti - spiegano fonti che stanno lavorando al “dossier” - l’ottimismo sulla conclusione finale del closing, ma l’ex premier, prima orientato ad accettare la presidenza onoraria, ora è meno sicuro di poter dire eventualmente sì. Ses deve versare nelle casse rossonere via Fininvest altri 100 milioni di euro di caparra, la terza dal via alle operazioni con la cordata guidata da Yoghong Lì. La lunga via crucis per la cessione del Milan è cominciata il 12 dicembre 2014 con Bee Taechaubol che vuole la maggioranza del Milan (52%) pur lasciando il comando operativo nelle mani di Silvio Berlusconi.

Durante l’estate, venne anche firmato un contratto preliminare, ma con il passare delle settimane e dei mesi la trattativa fallì. Dopo l’uscita di scena di Bee, è toccato alla cordata messa insieme da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff cercare di portare a termine l’acquisto del Milan: la trattativa iniziò ufficialmente il 10 maggio 2016, ma alcuni problemi nati a causa proprio di Gancikoff hanno fatto sì che Fininvest firmasse il 5 agosto il preliminare con un altro consorzio, quello guidato da Yonghong Li. Il closing fissato a dicembre non si fa ancora, ufficialmente per problemi con le autorizzazioni per l’espatrio dei capitali dalla Cina che fanno slittare ancora la chiusura dell’operazione al 3 marzo. Ma niente, ora una nuova scadenza tra la rabbia dei tifosi del Milan e l’ironia degli altri.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Marzo 2017, 09:14

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