Alessandro Pipero, patron del famoso ristorante dal cuore giallorosso: «I gol della Roma meglio delle stelle». Intervista nell'inserto derby di Leggo

Cuore giallorosso per Alessandro Pipero​, storico nome della ristorazione, patron dello stellato “Pipero” a Roma

Alessandro Pipero, patron del famoso ristorante del cuore giallorosso: «I gol della Roma meglio delle stelle» Intervista nell'inserto derby di Leggo

di Valeria Arnaldi

Cuore giallorosso per Alessandro Pipero, storico nome della ristorazione, patron dello stellato “Pipero” a Roma.
Come vive questo derby?
«Dopo l’ultima sconfitta, sarò banale ma la vivo malissimo. Lunedì inevitabilmente l’esito avrà anche effetti sulle redini del mio ristorante, nel senso che sarò triste o felice. Pochi sanno che le stelle Michelin vanno in base alle reti della Roma. Comunque, penso alle coronarie e, secondo me, dopo Cremonese e Sassuolo i tifosi della Roma non moriranno più». 

Questa intervista fa parte dell'inserto di Leggo su Lazio-Roma che verrà distribuito domenica allo Stadio Olimpico prima della partita delle ore 18


È tifoso giallorosso sin da bambino? 
«Sono tifoso della Roma da sempre, sin dalla nascita. Andrei più a letto con Totti che con Ilary».


Segue qualche rito scaramantico per il derby?
«No, nessuna scaramanzia, vivo tutto nel bene e nel male. E, ovviamente, come ogni tifoso romanista, sono anti-laziale. Tra lo scudetto della Roma e la seconda stella Michelin, lo dico, sceglierei lo scudetto».


Dove seguirà la partita?
«Andrò allo stadio, in tribuna d’onore.

Prima andavo spesso a vedere le partite, adesso per motivi di lavoro, soltanto quando capita. Domenica siamo chiusi, c’è il derby, insomma è perfetto».


L’ansia da prepartita si fa sentire? 
«Certamente. Poi reputo Sarri uno stregone, magari perde dieci partite e dopo vince il derby, è così, è una maledizione. Io la Lazio la soffro proprio. E soffro il derby, la stracittadina». 


Allo stadio, andrà con la sciarpa della squadra o comunque porterà qualcosa con i suoi colori?
«No, nulla di tutto ciò, non porto mai niente di simile. Vado vestito normale. Vado per me. Non ho neanche un gruppo di amici fisso con cui vedo tutte le partite, posso cambiare gruppo ogni volta».


Il suo sogno per questo incontro?
«Vorrei che la Lazio perdesse all’ultimo minuto».
E se la Roma dovesse vincere, come festeggerà?
«Io festeggerò a modo mio, ma offrirò anche una cena per due ai lettori di Leggo, ai primi che chiameranno».
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Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 12:52

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