La Virtus Roma cade ancora a Siena: ora due
gare decisive in casa per sperare nella finale
di Fabrizio Fabbri
A salvarsi dal naufragio i soli Mbakwe, ennesima doppia doppia (quinta su cinque partite dei playoff) con 15 punti e 10 rimbalzi, ed il trottolino Mayo che ha capito bene quale era stata la richiesta di Dalmonte nei suoi confronti vista l'assenza di Goss. Chi invece pare non capire e continua ad irritare con prove che se non si fosse all'appendice scudetto farebbero scattare il licenziamento per giusta causa è Quinton Hosley. L'orripilante 2-13 dal campo, cui si sommano 3 palle perse, è il terrificante proseguo di quanto di brutto già mostrato in gara-1 dove l'indolente e sopravvalutato americano aveva sprecato la palla del pari o della vittoria.
Male anche Bobby Jones e, seppure le cifre sembrano salvarlo, Jimmy Baron che ha raccolto statistiche a gara ampiamente compromessa. Vale la pena stendere un velo pietoso sul jurassico Szewczyc (se Dalmonte lo aveva confinato fuori dalla rosa il motivo era ben valido), mentre Kanacevic ha fatto il poco che è richiesto ad un giocatore di rincorsa. Il colpo subito è di quelli che lasciano intontiti soprattutto per il bruttissimo atteggiamento di resa mostrato da qualcuno. Sarebbe il caso allora che tutti, ma proprio tutti, capissero che domani la Virtus riaprirà dopo anni il PalaLottomatica all'Eur dove bisognerà scendere in campo con bel altro atteggiamento.
MPS SIENA-ACEA ROMA 91-67
Mps Siena: Viggiano 16, Hunter 7, Cournooh 2,
Haynes 4, Carter 14, Janning 5, Ress
7, Ortner 12, Nelson 7, Green 17. All. Crespi
Acea Roma: Jones 6, Hosley 12, Mayo 15,
Baron 12, Moraschini 2. Mbakwe 15, Kanacevic 3, Szewczyc 2. All. Dalmonte.
Parziali: 21-17, 46-33, 69-48.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Giugno 2014, 15:39
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