Carica Urania: «Saremo la mina vagante della A2»

Carica Urania: «Saremo la mina vagante della A2»

di Massimo Sarti
Il Covid-19 ha interrotto a marzo una stagione più che positiva dell’altra Milano del basket. L’Urania, neopromossa in serie A2, era infatti al settimo posto nel Girone Est con 13 vittorie e 13 sconfitte, un piazzamento che le avrebbe consentito di accedere ai playoff come insidiosa mina vagante. Ulteriore soddisfazione, aver saputo richiamare anche 3.500 spettatori in alcune partite all’Allianz Cloud, restituendo la pallacanestro di alto livello al rinnovato Palalido.
La prima mossa dell’Urania edizione 2020-21 è stata la conferma di coach Davide Villa, classe 1983, il tecnico già della promozione in A2 del 2019 e che si appresta con entusiasmo ad iniziare la propria quarta stagione alla guida dei Wildcats (i “Gatti selvatici”, soprannome in comune con la celebre squadra dell’Università statunitense di Kentucky) meneghini, facendo tesoro del lavoro fatto negli scorsi mesi: «Per quasi tutti noi è stato il primo impatto con l’A2, tosto in tutti i sensi. Ma si è subito creato un grande clima di squadra». La società Urania ha voglia quanto meno di confermarsi, anche se le incertezze causate dal periodo non mancano. E c’è il timore che, sino almeno a dicembre, di basket a porte aperte non se ne parli.
«L’intenzione è quella di mantenere il gruppo della scorsa stagione, adesso partiranno le negoziazioni», ha aggiunto Villa, che coadiuverà il general manager Luca Biganzoli. Speranze che comprendono anche la conferma del centrone statunitense Reggie Lynch, reduce da un campionato in forte crescita. Salto in avanti di categoria invece per il play Gherardo Sabatini, tornato alla Fortitudo Bologna.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Giugno 2020, 07:00
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