Peter Pan, il musical fa tappa agli Arcimboldi: appuntamento fino all’8 gennaio

Peter Pan, il musical fa tappa agli Arcimboldi: appuntamento fino all’8 gennaio

di Ferro Cosentini
L a sua Isola-che-non-c ‘è l’ha trovata sul Naviglio. A Cernusco, dove vive, ma è come dire a Milano. Lasciando un pezzo (grande) di cuore a Genova, la sua città. Quando il musical chiama bisogna prendere il volo, proprio come Peter Pan fa nello spettacolo al Teatro degli Arcimboldi da questa sera all’8 gennaio.

Giorgio Camandona, 31 anni, è il nuovo protagonista di “Peter Pan il musical”, show per la regia di Maurizio Colombi che festeggia proprio in questi giorni i dieci anni di vita. E per esserci, Giorgio ha cambiato la sua: «Studiavo all’università, Infermeria: mi mancavano cinque esami alla fine. Poi ho visto “We Will Rock You” a Londra e non sono più stato lo stesso. Ma siccome sono un secchione di natura, ho semplicemente portato la mia applicazione dai libri allo spettacolo».

Eccolo dunque, nel ricco musical tratto dalla classica favola di J.M. Barrie, corredato delle stupende musiche di Edoardo Bennato, composte nel 1980 ai tempi dell’album-concept “Sono solo canzonette”. «Non ero ancora nato – spiega Camandona – ma sono canzoni che ho cantato tutta la vita, le sapevo già a memoria».

Accanto a lui, un carismatico Capitan Uncino interpretato da Pietro Pignatelli e una Wendy dalla voce granitica come Martha Rossi, due veterani di “Peter Pan”. Diventare il personaggio di Barrie non è stato facile per Camandona: «Ho dovuto dimenticare il corpo di Giorgio e assumere quello di Peter: petto in fuori, mento alto per orgoglio e un po’ di arroganza. Peter Pan per me simboleggia la paura del tempo che passa, più che quella di crescere. Il mio timore è perdere quel periodo della vita in cui raccogli il meglio: quando sei in salute, sei felice professionalmente e sentimentalmente».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Dicembre 2016, 10:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA