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Il senatore Faraone ha annunciato che porterà il caso in vigilanza Rai. «Dieci donne a Sanremo2020 ma non Rula Jebreal. Nessuno spazio ad una nuova italiana di successo. Nella narrazione sovranista stona e anche parecchio», è il commento del presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone. «La Rai, la tv pubblica, si piega al diktat di Salvini. Credo sia semplicemente vergognoso. Ho deciso di portare il caso in vigilanza Rai ed intanto denuncio pubblicamente un'autentica discriminazione di Stato. Non possiamo stare zitti».
Sul caso Jebreal interviene anche il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli: «Siamo in un paradosso: non si vuole trasformare in tribuna politica il Festival di Sanremo, ma si opera una scelta di esclusione politica preventiva. Detta anche censura. #RulaJebreal».
«Ma con tutti i problemi che ho mi occupo di Sanremo e delle conduttrici di Sanremo? Invitino chi vogliono, è l'ultima delle mie preoccupazioni onestamente».
Così il leader della Lega Matteo Salvini a margine di una visita elettorale a Faenza (Ravenna) rispondendo ai cronisti a una domanda sul caso dell'invito ritirato a Rula Jebreal per Sanremo e sull'accusa di Davide Faraone alla Rai che si sarebbe piegata al «diktat di Salvini».
Nei giorni scorsi aveva fatto discutere la notizia che la giornalista italo-palestinese avrebbe proposto di ospitare al festival l'ex first lady Usa Michelle Obama (o in alternativa a Oprah Winfrey, altra icona femminile contemporanea). Idea poi finita in stand by dopo le polemiche. «Che c'entra un comizio di Michelle Obama in una rassegna musicale?», si chiede Maurizio Gasparri (FI), che definisce «geniale l'idea di trasformare il popolarissimo palco di Sanremo in una tribuna anti Trump». «Chi ha posto il veto? La Rai cosa ha da dire?», aveva incalzato invece dal Pd l'ex ministra Valeria Fedeli.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 17:39
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