Litfiba, nuovo tour e cofanetto per tornare agli anni '90:
"Italia già marcia quando Renzi era boy-scout"

CLitfiba, nuovo tour e cofanetto per tornare agli anni '90: ​"Italia già marcia quando Renzi era boy-scout"

di Carlo Mandelli
MILANO - Un nuovo tour e un cofanetto per i Litfiba che riportano in scena la “Tetralogia degli elementi”. I quattro album - El Diablo, Terremoto, Spirito e Mondi Sommersi - tutti pubblicati negli anni Novanta, saranno i protagonisti di un tour di cinque date che porterà Piero Pelù e Ghigo Renzulli (nella foto) più la nuova band il 12 e 13 aprile a Roma, il 20 a Firenze e il 22 e 23 a Milano.





Martedì sera all'Alcatraz, nel capoluogo lombardo, un gustoso antipasto dello show, condito anche da un omaggio speciale a Pino Daniele sulle note di Sotto il vulcano, con Pelù che ha cantato un pezzo di Je so' pazzo.



Perché avete deciso di riportare sui palchi la vostra “Tetralogia degli elementi”?

«Volevamo suonare molte di quelle canzoni che nei tour di allora non suonavamo mai o quasi, perché il bello della nostra storia è che ci sono tanti Litfiba, da quelli più popolari a quelli dei b-side. L'idea è quealla di tornare a suonare per godere di tutta la complessità di un gruppo come il nostro. Quello fu il nostro periodo più rock».



Nel cofanetto con i quattro album c'è anche un dvd. Che cosa contiene?

«In un angolo delle nostre teste ci ricordavamo di avere un dvd praticamente già pronto che racconta un tour invernale di Terremoto. All'interno c'è del materiale meraviglioso, che racconta la nostra musica di quel periodo, ma anche il materiale umano che popolava il backstage».



Che Italia avete raccontato nelle canzoni che adesso tornate a cantare dal vivo?

«Cantavamo cose che riguardavano l'Italia di allora e che nel frattempo sono anche peggiorate. Nonostante qualcuno ci tacciasse di catastrofismo, alla fine avevamo ragione noi. Quello della “Tetralogia degli elementi” è il nostro punto di vista sugli anni Novanta, quando il marcio in Italia non aveva raggiunto i livelli di oggi e quando Renzi faceva ancora il boy-scout».



A differenza del tour precedente non avete portato con voi i musicisti di allora...

«Dagli anni Novanta in avanti la band siamo stati noi due, con musicisti turnisti. Per questo abbiamo deciso di mettere su una formazione tutta nuova, con tanto di provini».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Gennaio 2015, 10:16
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