Jova Beach party, blitz dell'ispettorato del lavoro: scoperti 17 lavoratori in nero

Jova Beach party: 17 lavoratori in nero nei cantieri a Fermo. Sospese 4 ditte dall'ispettorato del lavoro

di Daniele Molteni

Altro che pensiero positivo. Nuovi problemi per  Jovanotti anche perché la notizia arrivata dalle Marche non è di quelle di cui andare fiero. Dopo le polemiche ambientaliste intorno ai suoi concerti ecco il controllo dell'ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno che ha fatto emergere dei lavoratori in nero al «Jova Beach Party» a Lido di Fermo (Fermo). Ieri pomeriggio il personale, insieme al Nucleo Ispettorato del lavoro dei carabinieri e al Servizio Prevenzione dell' Asur dell'Area Vasta 4 di Fermo, ha effettuato un accesso ispettivo nel cantiere di allestimento del palco e dell'area concerto.

I controlli dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro

Lo rende noto in un comunicato l'Ispettorato del lavoro. Nel corso dell'ispezione, si legge nella nota dell'Ispettorato, «sono state controllate 19 aziende, nessuna delle quali avente sede legale nella provincia. Sono 55 i lavoratori di cui sono state acquisite sommarie informazioni».

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«Di questi, 17 - sia italiani che stranieri - erano in nero. Nei confronti delle 4 ditte per cui operavano, tutte appartenenti al settore del facchinaggio, l'Ispettorato del lavoro ha emesso altrettanti provvedimenti di sospensione dell'attività, con decorrenza immediata».

«Durante l'ispezione - informa - l'Ispettorato, sono emersi anche elementi per contestare a 3 ditte, operanti nel settore dell'allestimento delle luci, provvedimenti di somministrazione illecita di manodopera. Per quanto attiene alla vigilanza in materia di sicurezza, sono state riscontrate diverse criticità, in relazione alle quali saranno emanati i relativi provvedimenti».

Insomma Jovanotti, paladino del politically correct, del pensiero positivo, per cantare si serve di ditte che invece se ne fregano delle regole.

La smentita di Trident

 

Nessun lavoratore in nero nel cantiere per la tappa di Fermo del Jova Beach Party. Lo assicura in una nota l'agenzia Trident, che organizza il tour di Jovanotti, e che «smentisce categoricamente la presenza di 17 lavoratori in nero nel cantiere del Jova Beach Party di Fermo». L'agenzia spiega che «nel corso delle abituali ispezioni in data di ieri sono state notificate della inadempienze formali a tre aziende. Le suddette -prosegue Tridente - formalizzando in data odierna i dati mancanti, hanno ricevuto oggi la notifica di revoca del provvedimento di sospensione e oggi le aziende e i 17 lavoratori hanno pertanto proseguito la loro attività, attualmente ancora in corso».

Jovanotti: «Niente lavoro in nero, né greenwashing»

 

Niente lavoro in nero al Jova Beach Party né greenwashing: in diretta Instagram, dal lido di Fermo, Jovanotti respinge accuse e sospetti, dopo il blitz del 3 agosto dell'ispettorato del lavoro, e replica anche a chi punta il dito sui rischi per l'ecosistema. «Il lavoro nero per me è una piaga enorme, una cosa molto seria», sottolinea accanto a Maurizio Salvadori della Trident, e parla di «killeraggio» da parte di cui ha diffuso notizie «nella serata di ieri, per non darci tempo di replicare». E poi aggiunge: «Il Jova Beach non è un progetto 'greenwash', parola che mi fa cagare, ma un lavoro fatto bene»


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 05:35
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