Gnu Quartet, arriva "Untitled"
E il suono diventa immagine

Gnu Quartet, arriva "Untitled" E il suono diventa immagine
NAPOLI - Secondo un’antica leggenda africana, lo Gnu sarebbe il risultato di un incrocio tra diverse specie animali. Anche il rarissimo Gnu italico è frutto di un curioso connubio tra variopinte esperienze. Il risultato è un animale da palco con il corpo da musicista classico, il cervello da jazzista e le zampe da rockkettaro. Gli Gnu nascono sotto la stella della P.F.M. al Teatro Nazionale di Milano, nel 2006. Da lì prende il via una serie ininterrotta di avventure catodiche, preziose collaborazioni e progetti originali. “Untitled”, il nuovo album degli Gnu Quartet composto interamente da brani originali del Quartetto, condensa dieci anni di vibranti esperienze musicali in un materiale originale e potente.
Da Niccolò Fabi ai Negramaro, dagli Afterhours alla PFM, alle esperienze soliste con orchestre sinfoniche e come compositori di colonne sonore per il grande schermo, le collaborazioni del Gnu Quartet hanno arricchito la tavolozza sonora del gruppo rompendo tutti i confini “stereotipati”.
Il disco e il concerto propongono un punto di vista puro, primigenio e libero da suggestioni diverse dalla musica in sé, già attraverso la scelta dei titoli: i brani si chiamano infatti semplicemente “Idee” e hanno un numero che li contraddistingue tradendone la cronologia compositiva ma non offrendo volutamente altri stimoli: sono semi musicali per cortometraggi dell’immaginario, occasioni di viaggi interiori. La spensieratezza di un tema aperto e solare si incontra con l’energia di uno stacco tipicamente rock, il delicato equilibrio delle parti del minimalismo si sfascia contro il muro dell’improvvisazione. Un’elettronica discreta supporta le percussioni costruite con la beatbox del flauto e vari utilizzi non convenzionali degli archi, deserti delicati di suono risorgono in una cadenza virtuosa.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Gennaio 2017, 09:48
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