Edoardo Bennato: il ritorno del "rinnegato" con album "Non c'è". «Il successo? Bisogna fare compromessi»

Edoardo Bennato: il ritorno del "rinnegato" con album "Non c'è". «Il successo? Bisogna fare compromessi»

di Mario Fabbroni

Edoardo Bennato, ora come la mettiamo? 
«Che sono tornato il “rinnegato” di una volta, però invidio il ragazzo con la chitarra nel video del mio ultimo lavoro, “Non c’è”. Lui non vuole fare compromessi, scrive e suona solo la musica che gli piace. Io invece...»


Che fa? Mica si è pentito...
«Un po’ si. Il mio primo album, “Non farti cadere le braccia” fu un trauma: i discografici mi dissero “pensa a laurearti, la tua voce non piace in Rai, meglio se ti levi dai piedi”. Così imbracciai chitarra e armonica e mi misi a suonare in strada. Mi sentirono due giornalisti della rivista “Ciao 2001”, fui invitato in un festival, cantai un pezzo che prendeva in giro l’allora Presidente Leone, poi testi contro il “Signor Censore”, oppure “Io che non sono l’imperatore” al Politecnico di Milano. Diventai l’interprete del malessere giovanile, tutti mi vennero di nuovo a cercare. Ma...»


Cosa la turba?
«In verità ho sempre cercato il successo. La musica vuole che sia ascoltata da più persone possibili.

Solo che per avere successo spesso devi fare compromessi. Ora dico ai giovani: seguite i sogni, non uniformatevi alla voce unica del web e dei social». 


In “Non c’è” si legge questo forte ritorno al passato. Serve a capire meglio i nostri tempi e puntare al futuro migliore?
«Esatto. Oggi comanda il Covid, è un’Italia strapazzata. E io invece del Presidente Leone imito e prendo in giro il Governatore della Campania De Luca: Crozza sarebbe invidioso». 


La copertina è una prima pagina di giornale...
«Dove le notizi sono brani nuovi ma anche vecchi, che sembrano scritti da qualche ora. Come “Bravi ragazzi”: Una di notte/ c’è il coprifuoco/E pensare che all’inizio sembrava quasi un gioco/Ora non c’è più tempo per pensare/Tutti dentro, chiusi ad aspettare/Bravi, su, bravi ragazzi/ Ma non è il caso di agitarsi/ Bravi, su, fate i bravi ragazzi/ Vedrete che poi sistemeremo tutto». Forse ho esagerato: 23 brani, 8 sono inediti e gli altri rivisitati con arrangiamenti e un bel sound».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Novembre 2020, 11:07
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