Sandra Milo, chi era. La carriera, gli amori (con Fellini), i matrimoni (il primo a 15 anni), la relazione con Craxi, la violenza sul treno a 40 anni e le difficoltà economiche

Sandra Milo, chi era. La carriera, gli amori (con Fellini), i matrimoni (il primo a 15 anni), la relazione con Craxi, la violenza sul treno a 40 anni e le difficoltà economiche

 Sandra Milo si è spenta a 90 anni nella sua abitazione e tra l'affetto dei suo cari come aveva richiesto. E' stata una delle attrici mito del cinema italiano prima di avere anche un buon successo in televisione anche come conduttrice.

La lunga carriera

La lunga carriera dell'attrice parte al cinema accanto ad Alberto Sordi nel film, "Lo scapolo" del 1955. Il primo ruolo importante arriva nel 1959 con "Il generale Della Rovere", per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpreta una prostituta al fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo analogo è quello ricoperto in "Adua e le compagne" del 1960 di Antonio Pietrangeli. Nel 1961 è protagonista con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni nel film "Fantasmi a Roma", diretto da Antonio Pietrangeli. Nel 1962 torna al cinema con "Il giorno più corto" di Sergio Corbucci, dove recita al fianco, tra gli altri, di Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi.

 

Protagonista in 8emezzo e Giulietta degli Spiriti: due capolavori di Fellini

Determinante è l'incontro con Federico Fellini che la soprannomina "Sandrocchia", facendola diventare protagonista di due capolavori, "8½" del 1963 e "Giulietta degli spiriti" del 1965. Viene diretta anche, fra i tanti, da Luigi Zampa in "Frenesia dell'estate" del 1963, da Dino Risi in "L'ombrellone" del 1965, a fianco di Enrico Maria Salerno e ad Antonio Pietrangeli nel film "La visita" del 1963. Di là, diventa protagonista del piccolo schermo negli anni 80, fino ad oggi. Gli suoi ultimi impegni Pupi Avati la vuole nel 2003 nel suo film "Il cuore altrove" e nel 2010 Salvatores nel suo "Happy Family" mentre al teatro arrivano per Sandra "8 donne e un mistero", "Il letto ovale", "Fiori d'acciaio", "Il club delle vedove" e "Una fidanzata per papà". 

Sposata 4 volte: il primo matrimonio a 15 anni e la tragedia del figlio morto prematuro

Non è una novità che la sua vita privata sia stata molto altalenante. Sposata quattro volte, Sandra ha avuto tre figli. Il primo marito fu Cesare Rodighiero, quando aveva solo 15 anni. Rimase incinta, ma il bambino morì alla nascita a causa del parto prematuro. La coppia si separò dopo soli 21 giorni dal matrimonio, ottenendo l’annullamento dalla Sacra Rota. Dopo, l’attrice è convolata in seconde nozze con Moris Ergas, da cui ebbe sua figlia Debora. Poi si è sposata una terza volta con Ottavio De Lollis (nella foto), padre dei suoi due figli Ciro e Azzurra. Infine, nel 1990 si è sposata con il cubano Jorge Ordoñez. Ma, come ha dichiarato lei stessa in un’intervista a Vanity Fair, quella relazione non è mai stata vera: sarebbe stata solo una trovata per far parlare di sé.

L'amore per Fellini 

Il grande amore dell vita di Sandra, com'è noto, è stato il regista Fellini. Una passione durata 17 anni, nonostante Federico Fellini fosse sposato con Giulietta Masino. Sandra ha dichiarato che Fellini è stato l’amore assoluto della sua vita. Ma se, all'inizio lei era innamoratissima di lui, mentre lui provava solo una grande attrazione, dopo le cose sono cambiate: «Ma poi a un certo punto, anche lui si è accorto di amarmi e, dopo 17 anni, mi ha detto di aver capito che ero io la donna della sua vita. Era con me che avrebbe voluto finire i suoi giorni. Ma io ho detto di no. Perché ho avuto paura».

La relazione con Craxi

Sandra Milo fu legata al Partito Socialista Italiano fin dagli anni Sessanta, e fu molto vicina a Pietro Nenni. Negli anni Ottanta Sandra fu amante di Bettino Craxi, allora leader del PSI.Disse di lui: «Era molto timido ma sessualmente ero pazza di lui.

Bettino era intelligente, colto, curioso ma anche di una timidezza che pochi conoscevano. Mi hanno conquistato inizialmente più le sue prole del suo fisico. Mi parlava anche a letto, durante l'amore. E io, sessualmente, sono stata pazza di lui». La storia è durata circa un paio d'anni «in segreto», a metà degli anni Ottanta. Poi si chiuse perchè Sandra Milo temeva la gelosia del marito, Ottavio De Lollis, particolarmente geloso e manesco.

La collezione di mutandine

Nel 1995 ha dichiarato a una televisione privata iraniana di avere una collezione di mutandine di circa 60.000 esemplari. Questa dichiarazione ha suscitato la reazione del Governo di Teheran, che le ha negato il visto turistico per il transito nel Paese. Durante la trasmissione Porta a Porta del 29 ottobre 2009 ha dichiarato di essere stata per 17 anni l’amante di Federico Fellini. 

Il miracolo che salvò la figlia

Grazie a un miracolo riconosciuto dalla Chiesa cattolica alla figlia Azzurra, che sembrava morta alla nascita, ma tornata in vita, è stato portato a compimento il processo di canonizzazione di Maria Pia Mastena.«Mia figlia Azzurra è nata di sette mesi. Nasce viva, e muore subito – raccontò akl Corriere – . La dichiarano morta. Chiudono questa creatura piccolissima in una copertina, lo ricordo bene. Dopodiché arriva una suora, suor Costantina che chiede al professore di darle la bambina, lui la caccia, lei rimane, finché il professore non gliela dà. In una stanza, suor Costantina pratica la respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco. E prega. Prega Madre Maria Pia Mastena. Prega, prega, senonché la bambina ha un sussulto, piange. Azzurra sta tre mesi in ospedale», ricordò l'attrice. «Io me la vado a vedere ogni giorno: piccolissima laggiù, nell’incubatrice. Passati tre mesi non ce la faccio più, urlo ai dottori che me la devono dare. Pesava un chilo e sette. Un dottore buono capisce che sì, toccava a me. Me la danno. Per un anno non mi sono mai separata da lei. Nel tempo l’ho osservata, avevo paura che non camminasse, che qualcosa in lei non andasse. Suor Costantina mi dice: “Tranquilla, il miracolo Dio te lo ha fatto per intero”», conclude l’attrice.  

L'abuso a 40 anni

Ha anche scritto un libro di poesie uscito nel 2019. Nel 1981 sarebbe stata vittima di un abuso da parte di un capotreno. Tra le lacrime, Sandra Milo raccontò tutto in un’intervista a DiPiù. L’attrice era su un treno diretto da Roma a Torino, dovrebbe avrebbe recitato in “Casa di Bambola” di Ibsen. Durante il viaggio, la Milo si addormentò quando a un certo momento si risvegliò e si trovò sopra l’aggressore, che agiva indisturbato nella carrozza completamente deserta: «Ho sentito un peso enorme che mi schiacciava il viso: ho aperto gli occhi e mi sono accorta con terrore che era la mano di un uomo premuta sulla mia bocca. Ho sentito l'altra mano di quell'uomo alzarmi il vestito e poi torcermi un braccio, per immobilizzarmi. Mi ha strappato il vestito e ha messo le sue ginocchia tra le mie gambe, per costringermi ad aprirle. Con quella mano premuta sul viso non potevo gridare: ho cercato di divincolarmi, ma quell'uomo mi ha picchiato, con ferocia. Il naso e la bocca hanno cominciato a sanguinarmi, mentre lui faceva tutto quello che voleva: mi usava, mi trattava come una cosa. Una sensazione orrenda». 

Le difficoltà economiche

La sua vita, però, non è stata sempre rosea. Anzi. Anni fa, Sandra si sfogò a Verissimo, raccontando: «Lavoro, lavoro ma non guadagno niente perché va tutto all’Agenzia delle Entrate. Mi hanno confiscato tutto. Potrei fare un gesto estremo. In questo periodo ho pensato seriamente al suicidio, magari serve a qualcosa, sarebbe una scossa a cambiare le leggi. Magari questa è l’ultima intervista televisiva che rilascio, voglio ritirarmi dalle scene, non ce la faccio più». La rateizzazione ha infatti fermato il blocco dei conti correnti per il suo debito con l’erario di circa 800mila euro. Dopo qualche tempo, a 87 anni, rivelò di darsi da fare per aiutare la famiglia in difficoltà in un momento di fortissima crisi economica. Al settimanale Nuovo raccontò: «Ho bisogno di lavorare per mantenere i miei figli, Azzurra e Ciro, che sono disoccupati. Lui ha anche un bambino, il mio nipotino Flavio, di 7 anni, e anche mia nuora Vanessa è senza lavoro. Quindi io, che ho la fortuna di essere in salute, devo lavorare per aiutare loro. E poi se devo fare una cosa non sto lì a riflettere più di tanto: è il pensiero che mi affatica».


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Gennaio 2024, 16:08
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