Russell Crowe ottavo re di Roma? Qualcosa del genere, visto che ha appena trascorso un weekend intero nella Capitale per la Festa del cinema, nella sezione Alice nella città. Intanto ha ribadito la fede laziale: «Ho sempre apprezzato la generosità e amicizia dei tifosi della Roma ma… il Colosseo è nel Lazio, e qui finisce la conversazione». Peraltro proprio quest’estate aveva portato i figli a visitare il monumento, che chiama affettuosamente «l’ufficio di papà» (con riferimento a Il gladiatore, che gli è valso l’Oscar). Stavolta invece il 58enne neozelandese ha presentato Poker face (in sala dal 24 novembre, distribuito da Vertice 360), che dirige e interpreta: nel thriller è Jake Foley, miliardario che trasforma in business la passione per il poker. «A costo di sembrare impopolare – ha spiegato ieri alla stampa – dico che detesto profondamente il mondo del gioco d’azzardo. Scommetto una volta l’anno sui cavalli e finisce lì: lo considero una delle derive peggiori della nostra società e lasciare che qualcuno trascorra online 24 ore al giorno buttando soldi è a dir poco perverso».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Ottobre 2022, 07:57
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