Morto Gerard Barray, lo storico D'Artagnan de "I tre moschettieri". Aveva 92 anni

L'attore si è ritirato dalle scene negli anni Settanta per lavorare nel settore immobiliare in Spagna

Addio a Gerard Barray, lo storico D'Artagnan de "I tre moschettieri". Aveva 92 anni

di Redazione web

Lutto nel mondo del cinema, oggi piange la scomparsa di Gérard Barray, 92 anni, noto al grande pubblico per il suo ruolo nella saga de "I tre moschettieri" in cui interpretava D'Artagnan. L'attore francese è morto giovedì scorso, 15 febbraio, nell'ospedale "Costa del Sol" di Marbella, in Spagna. Era sposato dal 1965 con l'attrice spagnola Teresa Lorca, con cui nello stesso anno recitò nel film "I violenti di Rio Bravo" (1965) di Robert Siodmak. I due innamorati sono poi convolati a nozze e hanno avuto due figli. Dalla fine degli anni '70 viveva a Marbella, come riportano oggi i giornali francesi.

La carriera

Nel 1961 Barray ottenne notorietà interpretando il Duca di Vallombrosa nel film d'avventura "Capitan Fracassa" diretto dal regista Pierre Gaspard-Huit, diventando da allora con Jean Marais uno degli attori francesi più rappresentativi del genere cappa e spada. Per tutti gli anni '60 Barray interpretò vari ruoli di eroe e di nobile cavaliere, dimostrandosi un abile spadaccino, in pellicole in costume di grande successo come "I tre moschettieri" (1961) di Bernard Borderie, tratto dall'omonimo romanzo di Alexandre Dumas, in cui impersonò D'Artagnan, "La vendetta dei moschettieri" (1961), "Il guascone" (1962), "Le armi della vendetta" (1964), "Surcouf, l'eroe dei sette mari" (1966), "Il grande colpo di Surcouf" (1966).

Barray ha impersonato anche Scaramouche in "Le avventure di Scaramouche" (1963).

Barray si cimentò anche in altri generi cinematografici, interpretando il ruolo del commissario Sanantonio, il protagonista di una fortunata serie di romanzi scritti da Frédéric Dard, nei polizieschi "Il commissario non perdona" (1966) e "Che casino, ragazzi!" (1968). E' stato, inoltre, il misterioso curatore museale Van Britten che seduce una giovante insegnante (Claude Jade) in "Le Témoin" (1969). Per la regia di Claude Berri interpretò un capriccioso attore in "Le Cinéma de papa" (1971), dopodiché fu lontano dagli schermi per diversi anni. Per il ritorno al cinema, Gérard Barray fu scelto da Alejandro Amenábar per interpretare un ruolo nel film "Ouvre les yeux" (1998).

L'attore ha concluso la sua carriera con "Galindez" (2003), diretto da Gerardo Herrero. Gérard Barray, il cui vero nome era Gérard Marcel Louis Baraillé, era nato a Tolosa il 2 novembre 1931. Iniziò a studiare medicina, tuttavia la sua passione per il jazz lo portò presto a interessarsi prevalentemente di musica e poi di recitazione. Si avvicinò al teatro sotto la guida dell'attrice Camille Ricard, sua insegnante di recitazione; a Parigi frequentò i corsi di recitazione di René Simon. L'attore è salito alla ribalta per la prima volta quando apparve nella commedia di Jean Cocteau "L'aqulla a due teste"". Gérard Barray ha poi avuto la carriera di successo nel cinema. Alla fine degli anni '70, trasferendosi in Spagna, si era dedicato all'attività di promotore immobiliare.


Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Febbraio 2024, 18:32
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