«Dune 2? Viaggiamo con il fuoco dentro per combattere le forze oscure»

Chalamet e Zendaya raccontano il secondo capitolo, nelle sale da oggi

«Dune 2? Viaggiamo con il fuoco dentro per combattere le forze oscure»

di Alessandra De Tommasi

Timothée Chalamet – scoperto da Luca Guadagnino – e Zendaya – ex stellina Disney – sono i volti di un’intera generazione di giovani attori che ha conquistato e cambiato Hollywood rendendola più audace, inclusiva e fluida. Protagonisti di “Dune – parte due”, da oggi nelle sale italiane, trasformano un fantasy classico in un manifesto politico - sul senso della leadership, sui limiti della guerra - perché sanno quanto vale la loro piattaforma. Lei, per esempio, vanta su Instagram 184 milioni di follower.

Ma cosa succede in questo nuovo capitolo costato quasi 200 milioni di dollari? «Il mio Paul – spiega lui in un incontro con la stampa estera - è il figlio di un duca, che nel primo capitolo rifiutava ogni responsabilità. Ma stavolta inizia un viaggio per diventare un uomo e seguire il suo destino». Per farlo ci vogliono moltissime scene d’azione con un cast all-star in questo futuro post-apocalittico arido, senz’acqua e pericolosissimo. Non sarà solo, nell’impresa di combattere le forze oscure: la diva di “Euphoria”, infatti, sarà al suo fianco: «Amo la mia Chani tantissimo, perché sembra abbia il fuoco dentro e lo scatena per proteggere le persone a cui tiene, anche se ha già sperimentato cosa voglia dire avere il cuore spezzato».

In questo secondo capitolo del kolossal diretto da Denis Villeneuve i giovani idoli non mancano: le due new entry più attese sono Austin Butler (“Elvis”) e Florence Pugh (“Piccole donne”). La trasposizione cinematografica del romanzo di Frank Herbert stavolta presenta schieramenti piuttosto netti: da una parte il popolo dei Fremen, guidati da Javier Bardem (nei panni di Stilgar) ma con varie lotte intestine. Paul cerca vendetta per la morte del padre per mano degli Harkonnen, che nel frattempo usano la furia cieca del nipote del Barone (Stellan Skarsgaard), interpretato da Austin Butler in una trasformazione totale. Schierarsi contro un popolo equivale a dichiarare guerra, a fino a che punto sono disposti a spingersi? «Nella cornice fantasy si trova tanto umanità – continua Chalamet – e io volevo sempre che trasparisse. Poi ovviamente ci sono anche le scene spettacolari action: solo per prepararne una ho impiegato due mesi e credo sia la più difficile della mia carriera». Rispetto al primo capitolo, secondo Zendaya, «il mondo di Dune continua a lasciarti senza parole, a mostrare grandiosità ma anche intimità. E questo è frutto del lavoro di un team generoso, che ascolta le idee di tutti in modo che il risultato sia un’opera collettiva».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Febbraio 2024, 06:55