Università Roma Tre: un’offerta formativa “viva”, che si adatta ai cambiamenti della società

Interdisciplinarietà, qualità della ricerca e apertura internazionale sono alcuni dei pilastri su cui in 30 anni l’Ateneo ha fondato la sua mission

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Università Roma Tre: un’offerta formativa “viva”, che si adatta ai cambiamenti della società

In occasione dell’edizione 2023 del Salone dello Studente presso la Fiera di Roma, un momento di confronto tra esperti del settore della formazione e chi ha intenzione di intraprendere un percorso di studi, abbiamo intervistato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi “Roma Tre”, Prof. Massimiliano Fiorucci.

Che ruolo ricopre l’orientamento per i giovani che devono scegliere il proprio percorso di studi?
Fondamentale. Una scelta consapevole vuol dire trovare il percorso di studio più adeguato alle proprie curiosità, alle aspettative di conoscenza e le competenze per affrontare la vita, professionale e non solo. Per questo Roma Tre pone massima attenzione ai progetti di orientamento in tutte le fasi del percorso formativo: in entrata, con lo scopo principale di valorizzare le attitudini dei nostri studenti al fine di scongiurare poi il fenomeno dei ritardi e degli abbandoni, in itinere grazie alle numerose iniziative organizzate dal nostro Gruppo di Lavoro per l’Orientamento di Ateneo, e in uscita attraverso attività didattiche svolte in collaborazione col mondo delle aziende, degli ordini professionali, e non solo. Da non dimenticare, le  cui Roma Tre partecipa insieme a tutti gli Atenei del Lazio. Puntiamo quindi molto sull’efficacia delle nostre azioni di orientamento anche investendo sulla qualità dell’accoglienza e dei servizi che offriamo, delle strutture che mettiamo a disposizione e delle competenze che mettiamo in gioco. Il tutto realizzato sempre con una grande attenzione alle fragilità dei nostri studenti. Un esempio fra tutti è il “Progetto Inclusione di Roma Tre”, un unicum nel panorama nazionale, realizzato a sostegno dell’apprendimento e della partecipazione alla vita universitaria di oltre 1600 studentesse e studenti con disabilità e con disturbi di apprendimento/DSA. Perché siamo fermamente convinti che quello universitario debba essere un percorso di crescita a 360° e farlo a Roma Tre vuol dire studiare, ma anche confrontarsi, accogliere e includere.

Quanto è importante per i giovani confrontarsi direttamente con esperti del settore?
È sicuramente un valore aggiunto. Il prossimo 27 ottobre, ad esempio, ospiteremo Tech Talk con l’Astronauta e Ingegnere Aerospaziale L’evento, organizzato nell’ambito delle iniziative dell’Ecosistema dell’Innovazione Rome Technopole, a cui Roma Tre prende parte insieme a tutti gli Atenei laziali, è rivolto a tutti i nostri studenti ed è anche il primo appuntamento del nuovo master in “Comunicazione della scienza e della ricerca scientifica”. Sono numerosi gli incontri organizzati con personaggi di primo piano nel mondo dell’arte, dello spettacolo, della cultura, dell’architettura, delle scienze e con esponenti del mondo produttivo presso le sedi dei Dipartimenti e presso il nostro Teatro Palladium.
 

 



Quali sono i settori emergenti per le professioni del futuro?
“Diamo spazio al tuo futuro” è la promessa che Roma Tre rinnova annualmente ai propri studenti e quest’anno lo fa arricchendo la propria offerta formativa con un corso di laurea a ciclo unico in Farmacia e una laurea triennale in Ingegneria Biomedica e preparandosi a lanciare una nuova laurea magistrale in Economia e Big data. Una nuova offerta all’insegna del connubio tra novità e tradizione. Quella del farmacista, ad esempio, è sicuramente una professione con una storia importante, ma che oggi a Roma Tre si arricchisce e si ibrida con altri saperi per farne una figura a tutto tondo, un esperto capace di sviluppare i migliori raccordi con le esigenze dei pazienti e al tempo stesso pronto a ricoprire posizioni di responsabilità nel sistema sanitario, in aziende e centri di ricerca. L’ingegneria biomedica e i big data rappresentano l’avanguardia del sapere, ma condividono con il corso di Farmacia e con l’intera offerta formativa di Roma Tre una spiccata componente multidisciplinare e interdipartimentale, un’apertura indispensabile per rispondere alle necessità e alle aspettative del Paese in chiave di valorizzazione di professioni nuove o rinnovate. I lavori che potremmo svolgere tra 10-20 anni, oggi neanche possiamo immaginarli. Per questo si tratta di ripensare in maniera più moderna lo stesso approccio pedagogico, puntando sì a fornire una preparazione che risponda alle domande del mercato, ma anche, e soprattutto, a formare dei cittadini consapevoli con un solido background culturale che possa fornire loro gli strumenti per adattarsi alle mutevoli esigenze del mondo del lavoro, della società e anche personali.

Quali sono i principi su cui si fonda la vostra mission e come è stata pensata l’offerta formativa su questi pilastri?
Interdisciplinarietà, qualità della ricerca, apertura internazionale, inclusione, valutazione e incentivazione del merito, sostenibilità, legame con il territorio. Sono questi i valori su cui Roma Tre si è evoluta in questi suoi primi trent’anni di vita. È una storia, la nostra, seppur ancora breve, intensa e caratterizzata dall’obiettivo principale di mettere sempre gli studenti al centro delle politiche di sviluppo dell'Ateneo. Mi piace pensare alla nostra offerta formativa come qualcosa di sempre vivo, che cambia col cambiare dei tempi per adeguarsi alla contemporaneità, alle richieste del mercato del lavoro, che guarda con apertura alle nuove opportunità della società. Dopotutto il cambiamento è la condizione di vita dell’oggi. Si tratta di una formula che Roma Tre ha sempre portato avanti con forza e convinzione, e rivelatasi vincente anche nei risultati. Non dimentichiamo che 4 dei nostri 13 Dipartimenti hanno infatti avuto il riconoscimento formale di Eccellenza da parte del MUR (Giurisprudenza, indicato come Dipartimento leader in tutta Italia, Ingegneria Industriale Elettronica e Meccanica, Scienze e Studi Umanistici).

Scuola – lavoro: un ponte fondamentale per guidare i giovani verso il mondo del lavoro. Come si distingue la vostra realtà in tal senso?
Il nostro Ateneo ha riconosciuto sin da subito la grande valenza strategica dell’Alternanza Scuola Lavoro prima e dei Percorsi per le Competenze Trasversali poi, come strumenti di orientamento per gli studenti delle scuole superiori. Dal 2018, infatti, tutti i nostri 13 Dipartimenti propongono una vasta offerta di progetti e percorsi alle scuole secondarie. Soltanto quest’anno sono ben 68 i progetti proposti alle circa 130 scuole convenzionate con il nostro Ateneo, progetti che coprono tutte le aree disciplinari della nostra offerta formativa. Attraverso questi percorsi gli studenti delle scuole superiori hanno modo di conoscere non solo le nostre attività e fare esperienza della vita universitaria, ma anche di capire gli sviluppi professionali delle varie discipline, per poi affrontare con maggiore consapevolezza la scelta del proprio percorso formativo.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2023, 11:57