Roma Tre, il rettore Fiorucci: «Riqualificazione urbana e innovazione
Così il nostro campus si è consolidato»

Giurisprudenza e ingegneria tra le eccellenze dell'ateneo romano

Roma Tre, il rettore Fiorucci: «Riqualificazione urbana e innovazione Così il nostro campus si è consolidato»

di Lorena Loiacono

Perfettamente integrata in uno dei quartieri più vivaci della Capitale, l’Università di Roma Tre accoglie i suoi studenti in spazi innovativi e spesso riqualificati da strutture già esistenti.
Massimiliano Fiorucci, Rettore dell’ateneo, il territorio fa parte di voi?
«Con i suoi 400mila metri quadrati in parte trasformati e in parte edificati che compongono il suo patrimonio immobiliare, Roma Tre si presenta oggi come un campus diffuso. Nata nel 1992 strappando al degrado un ampio territorio a sud di Roma, cui ha offerto un futuro nuovo di opportunità culturali e servizi, Roma Tre ha operato negli anni un vero e proprio processo di rigenerazione urbana, riqualificando vecchie strutture industriali dismesse trasformandole in luoghi di conoscenza. Penso, tra tutti, al progetto di riqualificazione urbanistica, sociale e territoriale che ha interessato l’ex Mattatoio».
Dove ha sede il Dipartimento di Architettura?
«Sì, proprio di alcune settimane fa è l’avvio dei lavori nell’ex Mattatoio».
Quanti studenti frequentano Roma Tre?
«Il nostro Ateneo conta oggi oltre 34mila studenti provenienti da tutta Italia che, insieme ai 1000 docenti, ricercatrici e ricercatori e agli oltre 122mila laureati in quasi 30 anni di attività, fanno di Roma Tre una grande comunità accademica che vanta una presenza importante nel panorama scientifico internazionale e il riconoscimento di “Eccellenza” del ministero dell’università a 4 dei sui 13 Dipartimenti. La nostra offerta formativa è composta da 86 corsi tra lauree triennali, magistrali e a ciclo unico, 69 corsi post lauream e 24 dottorati di ricerca».
Quali sono le eccellenze?
«I dipartimenti di giurisprudenza, che vanta il primo posto in graduatoria nell’area delle scienze giuridiche, ingegneria industriale, elettronica e meccanica, scienze e studi umanistici».
Ci sono nuovi corsi per quest’anno?
«Tra le novità presentiamo la laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia, dove gli studenti potranno scegliere tra due percorsi formativi in “Farmacia territoriale” e “Ricerca e Sviluppo”, e il corso di laurea triennale in ingegneria biomedica, un settore in ampia ascesa. A gennaio partirà anche il nuovo master interdipartimentale di secondo livello in Comunicazione della scienza e della ricerca scientifica».
Puntate all’innovazione?
«Sì, nell’ambiente accademico è importante: siamo tra i fondatori del Centro nazionale della biodiversità ed elaboriamo un piano strategico triennale, avviando corsi interdisciplinari con i minor, vale a dire i corsi brevi fruibili per studenti interni ma anche non iscritti. Uno fra tutti quello sull’intelligenza artificiale, che spazia tra ingegneria informatica e filosofia quindi dalla tecnica all’etica. Anche la nostra partecipazione al Rome Technopole va in questa direzione».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2023, 06:15
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