Scuola nel caos tra scioperi
e test d'ingresso anticipati


di Lorena Loiacono
ROMA - La primavera studentesca si infiamma, per la scuola inizia la settimana pi lunga. Da un lato i ragazzi, alle prese da domani con i contestatissimi test di ingresso per le facolt a numero programmato, dall'altro lo sciopero precario di venerd che sta montando in tutta Italia e che vedr incrociare le braccia a docenti e personale ata.





Domani mattina, con 5 mesi di anticipo sul canonico settembre, iniziano i test d'accesso per le università: una novità che di fatto ha provocato un inaspettato calo di candidati, rispetto allo scorso anno, del 17%: dai 99.865 mila del 2013 si è passati ai 83.011 del 2014. L'effetto aprile, quindi, si è fatto sentire. Per medicina, entra un candidato ogni sei iscritti al test, lo scorso anno il rapporto era uno a sette. Si abbassa la concorrenza ma gli studenti non ne sembrano entusiasti. Oltre alla vecchia diatriba sul numero chiuso, contestato oggi come non mai, va detto che la preparazione ai test coincide di fatto con lo studio dedicato alla maturità ormai imminente. Secondo un sondaggio di Skuola.net, per due ragazzi su tre la concomitanza dei due esami non aiuta nessuno, mentre 3 ragazzi su 5 dichiarano di aver saputo solo a febbraio che quest'anno il test si sarebbe svolto ad aprile. Il 50% di coloro che parteciperanno ai test hanno visto abbassarsi il rendimento in classe dove l'80% dei prof non ha concesso deroghe in vista dei quiz universitari: si studia e si fa lezione normalmente. Chi si prepara per i test, quindi, resta indietro. Ecco spiegato, allora, il calo delle iscrizioni.



Poco convinta anche la ministra all'istruzione, Stefania Giannini: «L'anticipazione è stata una decisione assunta in precedenza al mio mandato. Credo però che la compresenza del test e della stagione finale della scuola con l'esame di maturità offra elementi su cui riflettere. Ci sono molte segnalazioni da parte dei professori sulle difficoltà degli studenti». Da domani fuori dagli Atenei e sotto le finestre del Ministero a Roma ci sarà la protesta contro il numero chiuso: «Il costo medio per sostenere il test- denuncia Alberto Campailla di Link Coordinamento Universitario - va dai 50 ai 100 euro a studente, per atenei privati e pubblici è un business di circa 6 milioni di euro che specula sulle speranze della nostra generazione».

Sul piede di guerra anche il personale precario della scuola: un esercito di circa 200 mila lavoratori che, tramite un incalzante tam tam tra i social network, venerdì 11 incrocerà le braccia per manifestare in piazza a Roma.



GLI STUDENTI: "UN FAVORE PER I RETTORI, DICIAMO NO" La nostra intervista a Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari.

Perché bocciate il test ad aprile?

«Perché le domande verteranno in parte sui programmi scolastici che ad oggi gli studenti non hanno completato. E' assurdo e prepareremo i ricorsi proprio su questo punto».

A rimetterci è anche la maturità?

«Certo. Si rischia di arrivare all'esame di giugno con voti più bassi e una preparazione ridotta. Tanti infatti da settimane studiano solo per i test».

L'anticipo di aprile, quindi, a chi giova? «Solo ai rettori, credo. Da tempo chiedono di fare i test in primavera per arrivare ad ottobre con le iscrizioni in regola, concluse. L'anno scorso infatti, con il caos legato al bonus di maturità, le graduatorie hanno avuto vari scorrimenti e gli iscritti sono entrati fino a febbraio. Un vero caos, dipeso solo da una gestione sbagliata. Non serve anticipare tutto ad aprile, basta far scorrere le graduatorie più velocemente ed arrivare ad ottobre con i numeri giusti».

Come aiuterete gli studenti?

«Informiamo i candidati sulle corrette procedure dei test, soprattutto in termini di anonimato. In caso di anomalie devono segnalarci tutto e partiremo con i ricorsi: lo scorso anno solo su questo punto abbiamo presentato 2000 ricorsi».

Come vi arrivano le segnalazioni?

«Abbiamo appositamente creato un'app, per il momento solo per Android: Test ingresso sicuro 2014. Spieghiamo la giusta prassi e raccogliamo segnalazioni in tempo reale».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Aprile 2014, 08:28
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