Sclerosi multipla, arriva il farmaco efficace
per via orale: superati i 100 mila pazienti

Sclerosi multipla, arriva il farmaco efficace ​per via orale: superati i 100 mila pazienti

di Antonio Caperna
ROMA - Raggiunti e superati i centomila pazienti trattati in tutto il mondo. il traguardo della terapia orale con fingolimod contro la sclerosi multipla, disponibile in Italia dal 2012, il primo farmaco ad aver dimostrato di agire su tutti e quattro i principali parametri di misurazione della malattia, ovvero su tasso di recidiva, lesioni alla risonanza magnetica nucleare (RMN), progressione della disabilit e perdita di volume cerebrale.





«Fingolimod vanta ormai circa dieci anni di esperienza clinica e le evidenze sulla sua efficacia e tollerabilità sono consolidate e arrivano da studi clinici registrativi che sono in fase di estensione - afferma Carlo Pozzilli, professore ordinario di Neurologia, Sapienza Università di Roma e responsabile del Centro Sclerosi Multipla, Azienda Ospedaliera “S. Andrea”, Roma -. I risultati dimostrano che fingolimod è in grado di rallentare la progressione della malattia. La RMN ha evidenziato la riduzione di nuove lesioni e il rallentamento del processo di atrofia cerebrale».



Il favorevole profilo beneficio/rischio di fingolimod è stato ulteriormente convalidato nelle scorse settimane con l'approvazione, da parte della Commissione Europea, dell'allargamento dell'indicazione per fingolimod nella sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) che ora comprende anche i pazienti adulti che non hanno risposto alla terapia con altri farmaci orali (cosiddetti DMT) anche i recentemente approvati.



Attualmente la terapia è approvata in 80 Paesi. La sclerosi multipla colpisce oltre 2 milioni di persone nel mondo ed è una malattia cronica del sistema nervoso centrale, che compromette il normale funzionamento del cervello, del nervo ottico e del midollo spinale. L'evoluzione della malattia si traduce in una progressiva perdita sia della funzionalità fisica (come la difficoltà a camminare) sia di quella cognitiva (come la difficoltà a svolgere attività mentali, o problemi di memoria). La malattia insorge nella maggior parte dei casi tra i 20 e i 40 anni.



La perdita della funzionalità fisica e cognitiva è determinata da due principali tipi di danno, che contribuiscono all'estesa perdita di neuroni (le cellule nervose presenti nel cervello e nel midollo spinale, i cui compito è quello di trasmettere impulsi): lesioni infiammatorie distinte (danno focale) nel cervello, che dal punto di vista clinico possono manifestarsi sotto forma di ricadute; danno progressivo, più diffuso, che inizia precocemente nel corso della malattia e provoca una crescente perdita di tessuto cerebrale, inclusi i neuroni, e che nel corso del tempo si associa ai problemi sia fisici che cognitivi.



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Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Settembre 2014, 11:48
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