Donne e malattie cardiovascolari: tutto quello
che c'è da sapere sui rischi e sulla prevenzione

Donne e malattie cardiovascolari: tutto quello ​che c'è da sapere sui rischi e sulla prevenzione

di Antonio Caperna
ROMA - Dopo la menopausa il rischio cardiovascolare tende ad aumentare rapidamente. Il 58% delle donne italiane in menopausa risulta ipertesa, il 51% soffre di ipercolesterolemia, il 67% è in sovrappeso o risulta obesa, il 12% ha il diabete, di queste il 28% è non consapevole di avere un valore di glicemia elevato; il 18% fuma in media 12 sigarette al giorno e il 41% ha uno stile di vita sedentario.





Le malattie cardiovascolari e l'infarto sono la causa di morte più comune nella donna, un dato più alto che per tutte le forme di cancro, causando oltre il 41% di tutti i decessi contro il 34% degli uomini (75.000 donne muoiono ogni anno di tumore mentre 124.000 muoiono per le malattie cardiovascolari), ma la maggioranza non ne è consapevole e spesso sottovaluta il rischio.



Nel nostro paese solo il 7% delle donne over 35 risulta avere un profilo di rischio favorevole. Da queste premesse prende il via la campagna d'informazione nazionale “Vivi con il Cuore”, promossa da Abbott, che ha ottenuto il patrocinio di SIC (Società Italiana di Cardiologia), ARCA (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali), SIPMeL (Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio) e SIBioC - Medicina di Laboratorio (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica).



La campagna, che ha un proprio sito (www.viviconilcuore.it) e una App disponibile gratuitamente su AppStore e Google Play, ha l'obiettivo di riconoscere e prevenire l'infarto nella donna, e promuovere e sviluppare la conoscenza e la consapevolezza delle patologie cardiovascolari. «Le donne sono meno consapevoli del loro rischio cardiovascolare e tendono a trascurare i sintomi, inoltre in Italia siamo ancora in ritardo nelle iniziative di sensibilizzazione destinate alle donne», dichiara Francesco Romeo, Presidente SIC.



Secondo una indagine di Eikon Strategic Consulting su un campione di donne tra i 40 e i 60 anni, ben il 76% non sa che le malattie cardiovascolari e l'infarto sono la loro prima causa di morte, mentre il 68% ritiene che siano un problema tipicamente maschile. Il sintomo cruciale dell'infarto, il dolore toracico, è correttamente indicato dal 71% delle intervistate ma la maggioranza delle donne non sa che i segnali di allarme possono essere diversi dall'uomo e meno della metà è in grado di riconoscere gli altri sintomi non specifici. Il risultato è che mediamente solo quattro donne su dieci si sono rivolte a un medico pur avendo accusato una serie di sintomi che potrebbero essere classificati come possibili segnali di allarme dell'infarto. Il 75% ritiene difficile controllare lo stress, il carico di lavoro e le responsabilità.



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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Aprile 2015, 08:09
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