L'allarme degli scienziati: «Un'esplosione spaziale potrebbe eliminare la vita sulla Terra per migliaia di anni»

I ricercatori avvertono del potenziale rischio legato ad una eventuale collisione tra una stella di neuroni e un buco nero. L'effetto potrebbe colpire la Terra anche da una distanza di 36 anni luce

L'allarme degli scienziati: «Un'esplosione spaziale potrebbe eliminare la vita sulla Terra per migliaia di anni»

di Redazione web

La cinematografia statunitense ha sdoganato da decenni i cosiddetti "disaster movie": invasioni aliene, asteroidi e tanti altri scenari apocalittici che porrebbero fine alla vita sulla Terra. Una di queste idee, però, potrebbe concretizzarsi. Uno studio degli scienziati dell'università dell'Illinois, infatti, avverte dei pericoli connessi a un raro tipo di esplosione cosmica, la kilonova. Come riporta il Daily Mail, la kilonova potrebbe porre fine alla vita sulla Terra, anche se avvenisse ad anni luce di distanza.

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Lo studio

La kilonova è una inconsueta esplosione astronomica, che si verifica quando un buco nero e una stella di neutroni si fondono tra loro. Lo studio, capitanato dal dottor Haille Perkins e pubblicato su Space.com, ha rilevato la pericolosità di questo fenomeno: a partire da una distanza di 36 anni luce, l'effetto della kilonova potrebbe produrre radiazioni tali da estinguere la vita sulla Terra. Tuttavia, la possibilità che si verifichi un evento del genere è piuttosto rara.

Stando agli attuali rilevamenti, le stelle di neutroni conosciute si trovano a circa 400 anni luce di distanza dal nostro pianeta.

Il vero pericolo, però, è costituito dalle radiazioni gamma della kilonova, contenenti abbastanza energia da separare gli elettroni dagli atomi, formando un processo chiamato ionizzazione. Se questi raggi dovessero arrivare alla Terra, potrebbero distruggere la barriera dell'ozono, esponendo il pianeta ai raggi ultravioletti per migliaia di anni.

I commenti del dottor Perkins

Il dottor Perkins ha dichiarato: «Questi raggi cosmici sono molto pericolosi. Però, questi fenomeni sono rari, quindi è difficile studiarli nel dettaglio. Per la prima volta, infatti, siamo riusciti ad analizzarne una, utilizzando i telescopi della Nasa». La ricerca ha studiato i dati di una kilonova avvenuta a 130 milioni di anni luce di distanza dalla Terra, e si tratta del primo studio nel suo genere. Oltre ai danni dei raggi cosmici, gli esperti hanno scoperto anche che questa esplosione distruggerebbe qualsiasi cosa lungo il suo cammino, in un raggio di 297 anni luce. Però, per farlo dovrebbe colpire direttamente il bersaglio, quindi, nel caso del pianeta Terra, il pericolo principale resta quello legato al danneggiamento dell'atmosfera. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Novembre 2023, 15:52
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