Vittorio Sgarbi, perquisite le 3 case e sequestrato il quadro attribuito a Manetti. Lui: «Sono sereno»

Venerdì 12 Gennaio 2024, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 19:35

La difesa: «Sono sereno»

«Ho consegnato spontaneamente l'opera perché siano fatte tutte le verifiche del caso, a partire dalle misure del dipinto rispetto alla cornice di quello rubato. Sono assolutamente sereno. Il sequestro un atto dovuto. Non ho nulla da temere», ha detto il sottosegretario alla Cultura.

«Mi difenderò con ogni mezzo con chi specula sulla vicenda e chi se ne rende complice» aggiunge il critico d'arte. «Il quadro di Rutilio Manetti è mio e la fiaccola c'è sempre stata mentre quello rubato a Buriasco è una brutta copia», aveva detto poi alla Stampa.

«Stampa e tv che hanno pubblicato inchieste su di me sono diventate il ricettacolo di tutti quelli che hanno qualcosa da dire contro il sottoscritto - aveva aggiunto - Il primo è Sangiuliano. È lui che ha preso la documentazione anonima spedita da un mio ex collaboratore e l'ha inviata all'Antitrust. Io ho fatto un lavoro paziente di ricostruzione di tutte quelle cose che fa anche lui e l'ho mandato all'Antitrust: conferenze, presentazioni, qualcuna pagata». Sul fatto che anche Sangiuliano faccia conferenze pagate, aveva commentato: «Se comprano i suoi libri è come se lo pagassero. Conferenze? Non credo che nessuno lo paghi. Per essere pagati occorre avere un credito. Uno che parla e racconta l'arte non può essere incompatibile col ruolo di sottosegretario alla Cultura. C'è una sola persona competente al ministero e quello sono io».

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