Valentino travolto e ucciso in bici a 15 anni, il gip dice no al patteggiamento. La mamma in lacrime: «Primo passo verso la giustizia»

Venerdì 9 Febbraio 2024, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 15:45

La mamma in lacrime

«Quello di oggi è stato un primo passo verso la giustizia». Lo ha detto in lacrime Emilia, la madre di Valentino Colia, il 15enne travolto e ucciso, mentre era in bici con un'amica, a Garbagnate Milanese, lo scorso luglio. Parole pronunciate dopo la decisione del gup di Milano Luca Milani, che ha rigettato l'istanza di patteggiamento a 4 anni, che aveva avuto il via libera anche del pm Mauro Clerici.

In aula, prima del provvedimento, l'imputato Bogdan Pasca, in carcere da luglio, ha rilasciato poche dichiarazioni per chiedere scusa alla famiglia del 15enne e a quella dell'amica che era con lui e che è rimasta ferita. Familiari tutti presenti in aula. Dentro il Palazzo di Giustizia milanese c'erano anche compagni di scuola dei ragazzi, amici e parenti, e tutti indossavano magliette con impresso il volto di Valentino. «E' stata dura incontrare l'imputato, non è stato facile - ha spiegato ancora la madre di Valentino -. Sono una mamma con tanto dolore e che non ha più un figlio. Lui non può essere perdonato, non posso perdonarlo, non c'è uno sconto di pena in un caso del genere e noi andiamo avanti». Per il padre la decisione di oggi è stata «una cosa giusta, un passo verso la giustizia. Lui ha dato delle scuse sì, niente di che, la giustizia fa il suo corso giusto e speriamo».

«Non meritava solo 4 anni, ora vedremo, mia figlia sta meglio, riesce ad andare a scuola solo poche ore», ha spiegato la madre dell'amica di Valentino, che rimase gravemente ferita, assistita con gli altri familiari dall'avvocato Andrea Lobascio. Quel giorno di luglio il 33enne, cittadino romeno, era in strada col furgone della ditta per cui lavorava. Era in affidamento in prova ai servizi sociali per scontare una condanna definitiva per furto, maltrattamenti in famiglia e ricettazione. Andava a circa 80 km/h, con limite di 50, quando investì, ubriaco e senza patente, i due ragazzi in bici e che stavano attraversando sulle strisce.

L'avvocato Daniele Silvestre, legale di Pasca, aveva proposto il patteggiamento a 4 anni, con l'ok del pm, evidenziando come attenuanti la collaborazione dell'arrestato alle indagini e il percorso di recupero che stava svolgendo in carcere. L'uomo era già stato denunciato diverse volte dal 2016 in poi, in seguito a controlli, per guida in stato di ebbrezza e senza patente.


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