Tumori, lo studio: «In Italia 1 morto su 4 è legato al basso livello di istruzione». Nel 2023 quasi 400mila nuove diagnosi

Venerdì 2 Febbraio 2024, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 19:37

La diagnosi e lo screening

«La qualità del nostro sistema sanitario – sostiene Mauro Biffoni, direttore del Dipartimento di Oncologia e medicina molecolare dell’Iss – è testimoniata dalla sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi, che presenta tassi più alti rispetto alla media europea nei tumori più frequenti. La "Giornata mondiale contro il cancro" vuole evidenziare le differenze nelle cure. Anche in Italia vi sono disparità che devono essere superate, perché nessuno rimanga indietro e tutti possano accedere non solo alle terapie più efficaci ma anche ai programmi di screening, indipendentemente dal luogo in cui vivono».

Nel 2023, in Italia, sono state stimate 395mila nuove diagnosi di tumore. «Le persone con un alto livello di istruzione – afferma Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom – dispongono di più strumenti per comprendere l’importanza della prevenzione, per interpretare le informazioni utili sui sintomi della malattia e per adottare comportamenti che possono influire sull’efficacia delle terapie. Da qui il tasso di mortalità per cancro più elevato nei cittadini meno istruiti. È necessario potenziare le azioni volte a diffondere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età, promuovendo campagne mirate. La sedentarietà disegna un gradiente sociale a svantaggio delle persone con maggiori problemi economici o bassa istruzione, fra le quali raggiunge il 43% rispetto al 25% dei cittadini che non vivono questa condizione».

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