«Soddisfatta è un parolone perché, purtroppo, non posso tornare indietro nel tempo e vorrei non essere mai andata quella sera alla Vucciria, ma sono contenta di essere stata creduta visto che tutti erano contro di me». Un primo passo verso la giustizia è stato fatto per la 19enne vittima di uno stupro di gruppo, lo scorso 7 luglio, in un cantiere abbandonato del Foro Italico, a Palermo.
Dopo la condanna a 8 anni e 8 mesi emessa dal gup del tribunale di Palermo nei confronti dell'unico minorenne che ha preso parte alla violenza, la giovane ha commentato: «D'altra parte, sono sempre ragazzi della mia età, non ho odio contro nessuno, mi spiace che si siano bruciati la vita e la stavano bruciando anche a me, anzi in parte me l'hanno bruciata». Anche gli altri 6 imputati hanno chiesto il rito abbreviato, che inizierà ad aprile.