Stupro di Palermo, Ermal Meta al Tg1: «Le mie parole dettate dalla rabbia ma non ho scatenato odio. Quel dolore dura per sempre»

Martedì 22 Agosto 2023, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 11:18

Ermal Meta e i duri tweet sullo stupro di Palermo

Ermal Meta ha condiviso su Twitter la sua opinione sullo stupèro di gruppo avvenuto a Palermo. Ermal ha scritto: «Conosco persone, donne, che da uno stupro non si sono riprese mai più. Che scattano in piedi appena sentono un rumore alle loro spalle, che non sono più riuscite nemmeno ad andare al mare e mettersi in costume da bagno come se non avessero nemmeno la pelle. Vogliamo salvare e recuperare un branco? Ok, sono d’accordo. Ma come salviamo una ragazza di 19 anni che d’ora in poi avrà paura di tutto? Perché la responsabilità sociale la sentiamo nei confronti dei carnefici e non in quelli della vittima? Se c’è una qualche forma di responsabilità collettiva nei confronti dei carnefici, allora dovremmo provare a sentirci responsabili anche per quella ragazza e per tutte le vittime di stupro perché è a loro che dobbiamo veramente qualcosa, sono le vittime che vanno aiutate a ricostruire la propria vita. Per quanto riguarda le pene esemplari credo che siano assolutamente necessarie per un semplice motivo: nessun atto criminale viene fermato dalla paura della rieducazione, ma da quella della punizione. L’educazione deve funzionare prima che si arrivi a compiere un abominio del genere. Ovviamente siamo tutti garantisti finché la “bomba” non ci cade in casa. Con rispetto, Ermal».

Non tutti sembra che abbiano apprezzato il pensiero del cantante che, agendo d'istinto, ha condiviso ciò che pensa sui carnefici dello stupro, scrivendo: «Li in galera, se mai ci andrete, ad ognuno di voi “cani” auguro di finire sotto 100 lupi in modo che capiate cos’è uno stupro».

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