«Sara si fidava di lui, non si è difesa»
L’autopsia dice tutto sulla ferocia con cui Alberto si è avventato sul corpo di Sara, crollata già ai primi colpi mortali alla base della nuca. Non si è fermato alla schiena: le ferite erano anche nella parte davanti del corpo quando la donna non poteva più fare nulla per salvarsi. Lei si fidava di lui, non si è difesa. In gergo questo si chiama «overkilling», termine che in criminologia descrive il modus operandi proprio dell’ aggressore «che va al di là della necessità immediata di uccidere la vittima. Questa modalità è riscontrabile quando l’autore è spinto dal bisogno incontenibile di eliminare la sua vittima», spiegano i manuali.