Omicidio Saman, il fratello piange in aula: «Zio l'ha presa per il collo, mia mamma guardava»

Martedì 31 Ottobre 2023, 19:41 - Ultimo aggiornamento: 23:13

«I miei mi chiedevano di vedere cosa faceva»

«Mia sorella scriveva spesso, volevano sapere cosa scriveva, mi mandavano a controllare con chi si scriveva». Lo ha raccontato il fratello di Saman rispondendo alle domande del presidente della Corte di assise Cristina Beretti e del difensore del cugino imputato, avvocato Luigi Scarcella. «Io vedevo con chi si scriveva e lo andavo a dire. Mi chiedevano con chi scriveva e io dicevo con Saqib (il fidanzato, ndr). Avevo sempre paura». Poi il fratello di Saman aggiunge alcune dichiarazioni su quella sera: «Saman rimase in bagno una mezz'ora. Mentre era lì, mio padre mi disse di mostrargli le chat tra mia sorella e Saqib (il fidanzato, ndr) altrimenti mi avrebbe appeso a testa in giù nelle serre». Ali Hedder poi ha continuato: «Quando è uscita, l'hanno incalzata, mia mamma l'ha rincorsa dicendole che l'avrebbero fatta sposare con chi voleva, ma lei voleva fare la sua vita». E poi aggiunge, visibilmente scossò: «I documenti che le avevano dato, le carte, era tutto finto. Hanno dato per finta quelle carte per farla tornare a casa, i documenti erano falsi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA