Il racconto choc
«Abbiamo passato la notte a fuggire dal fuoco, ci siamo spostati cercando di anticipare gli ordini di evacuazione. Siamo andati verso sud-ovest per sfuggire alle fiamme, ci hanno accolto in abitazioni e ora siamo in un hotel vicino all'aeroporto. Siamo al sicuro ma qui è un disastro ambientale immane», ha raccontato il giornalista Massimo Alberti che si trova sull'isola in vacanza.
L'Unità di Crisi e l'ambasciata italiana ad Atene stanno tenendo da ieri stretti contatti con le autorità greche e i connazionali presenti sull'isola. La Protezione civile greca ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta cercando di facilitare i trasporti verso l'aeroporto e i porti disponibili, per consentire gli imbarchi verso ulteriori destinazioni. Gli sfollati sono stati temporaneamente ospitati in alberghi, centri congressi, strutture sportive e scuole, dove sono stati riforniti di cibo, acqua e assistenza medica.
Il ministero degli Affari Esteri greco, in contatto con le ambasciate, ha allestito un hotspot nell'aeroporto internazionale, in modo da aiutare i turisti che hanno perso i documenti durante l'evacuazione a tornare nei loro rispettivi Paesi. Ma la circolazione sull'isola è congestionata e la Farnesina ha sconsigliato ovviamente quanti avevano in programma di farlo di recarsi a Rodi.