Paolo Borsellino, oggi il compleanno del giudice che fece tremare la mafia: avrebbe compiuto 84 anni. Inaugurato il museo a suo nome

Venerdì 19 Gennaio 2024, 19:51

La strage di Capaci e di via D'Amelio

La strage di Capaci del 23 maggio dove perse la vita l’amico e collega Giovanni Falcone provocò in lui una profonda sofferenza. Il pomeriggio del 19 luglio 1992, Paolo Borsellino era diretto verso la casa della madre dopo aver pranzato con la famiglia a Villagrazia di Carini. Un’auto carica di tritolo parcheggiata in via D’Amelio veniva fatta esplodere cagionando la morte del magistrato e dei cinque agenti della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Giunto sul luogo della strage, l’ex-capo dell’Ufficio di Falcone e Borsellino, il giudice Antonino Caponnetto disse, sopraffatto dallo sconforto: «è tutto finito, non c’è più niente da fare». Ma, al funerale, cui partecipò una folla di circa 10.000 persone, il giudice Caponnetto, evidentemente animato da rinnovata determinazione, ebbe a dire: “Caro Paolo, la lotta che hai sostenuto dovrà diventare e diventerà la lotta di ciascuno di noi”.

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