Navalny, il mistero del cadavere: «Non fanno vedere il corpo alla madre». Ipotesi scambio di prigionieri, proteste e arresti in Russia

Lunedì 19 Febbraio 2024, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 10:50

Gli arresti per le proteste in Russia

La morte dell'oppositore di Putin non ha sconvolto solo l'Occidente. Tantissimi in Russia sono scesi in piazza per ricordare il blogger che era detenuto nelle carceri russe dall'inizio del 2021. La risposta dei tribunali russi è stata immediata: centinaia di condanne a breve termine per le persone presenti agli eventi volti a commemorare Alexei Navalny.

Annunci ufficiali indicano che solo a San Pietroburgo 154 persone sono state condannate. I dettagli delle sentenze pubblicate dal tribunale della città evidenziano pene detentive fino a 14 giorni per la violazione delle rigide leggi anti-protesta della Russia. Gruppi per i diritti umani e fonti giornalistiche indipendenti hanno segnalato sentenze simili in altre città del Paese.

Come riportato dal New York Times, secondo il gruppo per i diritti umani OVD-Info, solo nei primi 2 giorni dall'annuncio della morte di Navalny, almeno 400 persone nel Paese sono state arrestate. Tra loro c'era un prete, padre Grigory Mikhnov-Vaitenko, che avrebbe dovuto tenere una cerimonia commemorativa per Navalny a San Pietroburgo.

Si tratta dell’ondata di arresti più grande dalle proteste contro la mobilitazione generale per la guerra in Ucraina nel settembre 2022.

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