Migranti, i Cpr dividono Stato e Regioni. Piantedosi: «Prefetti al lavoro». Ecco dove e quanto saranno operativi

Venerdì 22 Settembre 2023, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 19:28

Le Regioni contrarie ai Cpr

«Non risolve il problema degli arrivi,visto che avremo 140-150mila persone che dovranno essere rimpatriate, e l'Italia riesce a far rimpatriare dalle 3.500 alle 4.000 persone», ha detto il leghista presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha aggiunto: «stiamo affrontando il mare pensando di svuotarlo con un secchio». La vera partita è, secondo Zaia, impegnarsi ad «arrestare questo flusso», che è «un esodo biblico, e per questo dobbiamo intervenire su tutti i livelli, in particolar modo quello europeo».

Nei giorni scorsi il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a Radio24 – rispondendo a una domanda sulla disponibilità della Regione a ospitare un centro di permanenza e rimpatrio per i migranti – aveva detto: «Non siamo disponibili a nulla se parliamo di parole al vento. Io sono abituato a discutere di cosa si vuol fare». «Non darò l'ok a nessun Cpr in Toscana. Si stanno prendendo in giro gli italiani perché il problema dell'immigrazione è come farli entrare e accoglierli, non come buttarli fuori", ha detto, infine, il governatore toscano Eugenio Giani.

Critico sui Cpr anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che precisa: «Non ho mai detto di essere contrario a rimpatri motivati ma se la storia recente insegna qualcosa è che il numero di rimpatri che si possono fare è limitato», ha detto il primo cittadino milanese a margine di un convegno sulla inclusione nella scuola all'università Bicocca

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