Dove prendeva i documenti falsi
Il verbale di interrogatorio è stato depositato ieri. Messina Denaro davanti ai pm smentisce di esserseli procurati attraverso i suoi favoreggiatori trapanesi e indicava in un non ben precisato falsario romano la fonte delle sue carte di identità taroccate. «C'erano anche delle tessere, carte di identità vuote. Credo ce ne fossero 20,15. Io ne ho sempre avute a quantità. Tutti i miei documenti vengono da Roma perchè a Roma ci sono documenti per chiunque, documenti seri. C'è una strada in cui vanno tutti».