Messina Denaro, l'ultimo interrogatorio e le lamentele coi pm: «Trattato come un animale, in un loculo senza luce né aria»

Sabato 10 Febbraio 2024, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 19:03

«Messo in un loculo senza luce e aria»

«E' ben curato ben assistito?». «Sotto questo aspetto, avrei una cosa da dire. Allora, i sono stato operato il 27 di giugno, qua a L'Aquila, mi hanno fatto l'operazione; niente da dire sull'operazione, è durata due ore e mezza. Dopo mi hanno messo in una stanza senz'aria né luce, cioè come se mi avessero infilato in uno scrigno, proprio uno scrigno, o sennò una cassaforte. Mi hanno infilato là ed io stavo. 27 giugno, capiamo cosa significa. Proprio uno scrigno, siete sempre liberi di andare a visionarlo: c'è solo una finestra, che non entra luce dalla finestra, perché è tappata, tutta saldata».

A lamentarsi, del trattamento subito in ospedale, all'Aquila, dopo l'intervento per il tumore al quarto stadio, è il boss mafioso Matteo Messina Denaro. Lo fa nel corso dell'interrogatorio del 7 luglio 2023, davanti al Procuratore aggiunto Paolo Guido e ai pm Pierangelo Padova e Gianluca De Leo. «lo, quando volevo qualcuno di loro, dovevo fare con la mano così ad una telecamera e mi vedevano; e questa porta, che non era così, era tipo a scrigno, si apriva con un bottone, che faceva tipo dei clang, che...».

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