Operaio gratta e vince 2 milioni: «Sono tutti miei, non li divido». Gli amici fanno causa: «L'abbiamo comprato insieme»

Martedì 16 Gennaio 2024, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 17:50

«Sono tutte bugie»

Nel corso dell'udienza di ieri, Ricardo G. T. è stato difeso dall'avvocato Giovanni Chincarini e interrogato dal pm Alberto Sergi della Procura di Verona. Sul punto-chiave della disputa Ricardo ha dichiarato: «I due milioni spettavano a me in quanto il tagliando vincente l’ho acquistato io: non ho comprato ticket in società con loro, non ne avevano alcun bisogno, avevo da poco vinto e già incassato 800mila euro».

Il piastrellista, in aula, ha negato l'esistenza di un accordo di spartizione e ha respinto le accuse degli amici, definendo le loro dichiarazioni in tribunale delle «bugie». Quel giorno di biglietti ne avrebbe comprati 5, mentre era con uno dei due. Dopo aver grattato il secondo ticket parte la festa: «Ho anche pensato di fare loro un regalo, 80mila euro a testa», come un anno di lavoro, ha detto.

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