Il dolore della mamma
Con l'inizio del processo «le cose sono anche peggiorate perché si ricomincia a parlare di Giulia. Un'altra cosa che mi ha fatto un male immenso è stato scoprire tramite i miei legali che la macchina in cui mia figlia è stata trasportata è stata acquistata dalla compagna del fratello dell'imputato. Quella macchina voglio farla sparire – ha aggiunto – non voglio pensare che ci salga altra gente». Dopo avere ucciso la compagna con 37 coltellate e aver tentato per due volte di bruciare il corpo, Impagnatiello lo aveva caricato nel bagagliaio dell'auto e successivamente l'aveva abbandonato in un'intercapedine dietro alcuni box poco lontano da casa.