Giulia Tramontano, la mamma al processo: «Non ho più una vita, ho perso una figlia e un nipote. Non sono più una madre»

Giovedì 7 Marzo 2024, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 17:09

Il bimbo

«Quando lui è venuto a trovarci a casa per conoscere la famiglia, disse: "io voglio da Giulia un figlio entro il 2022 al massimo" Noi ci facemmo anche una risata, perché dicevamo "fate già programmi di questo tipo?"». Nel dicembre del 2022, poi, la notizia della gravidanza, di cui la ragazza ha parlato subito con la madre al telefono. «Giulia in lacrime mi dice "ho parlato con lui, ma il bambino non lo vuole"», per poi cambiare idea più volte nei giorni successivi. «In quel periodo mi arriva una telefonata ed era lui. Gli dico: "hai finito con questa altalena? Prendi una decisione, così Giulia prende la sua". Lui dice "mi devi perdonare, sono mortificato, ho paura. Avevo altri progetti, volevo fare altre cose"». Infine, la scelta di tenere il bambino: «Nei giorni che seguirono, lei mi disse che lui le aveva detto "dobbiamo scegliere la stanzetta nuova"». Giulia è stata uccisa con 37 coltellate da Impagnatiello la sera del 27 maggio nella loro abitazione a Senago nel Milanese.

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