Giulia Cecchettin, l'ossessione di Filippo Turetta nei messaggi alla sorella: «Dille di accendere il telefono, deve rispondere»

Mercoledì 6 Dicembre 2023, 21:24 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 08:28

Il papà di Giulia: non posso perdonarlo

Perdonare Filippo è un obiettivo lontano, almeno fino a che non sarà percorso per intero il cammino doloroso del lutto per la morte di Giulia. Gino Cecchettin non si nasconde dietro buonismi di facciata parlando dell'assassino della figlia: «Il perdono? È una cosa veramente difficile. Neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo». E a chi le ha tolto la vita riserva poche, pesate parole. «Spero che Filippo - si limita a sottolineare - si renda conto di quello che ha fatto».

C'è una terra di confine che al momento, da genitore, non può essere superata. «Un conto è non provare rabbia - spiega - un conto è non provare ira. Il perdono è un passo superiore. Sarà difficile». Papà Gino chiede tempo, giornate dilatate per non pensare al lavoro, per lasciar espandere il dolore trattenuto e nel contempo per sorreggere la famiglia, dedicandosi ai due figli che vivono con lui. Il primo pensiero stamane è andato alla moglie Monica e alla figlia Giulia, da ieri seppellite fianco a fianco nel cimitero di Saonara, alle quali ha portato un mazzo di fiori restando in silenzio davanti alla loro tomba.

E anche dopo l'ultimo addio alla figlia, c'è un fondo di enorme pietà sempre presente nelle sue parole. «Dire qualcosa ai genitori di Filippo? A loro do un grande abbraccio, perché come ho detto ieri, forse io tornerò a danzare sotto la pioggia e quindi farò un sorriso. Per loro sarà molto più difficile. Quindi hanno tutta la mia comprensione, il mio sostegno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA