L'accusa
La Presidenza del Consiglio dei Ministri israeliano accusa i fotoreporter di Gaza «di essere stati a conoscenza dell'attacco pianificato e complici di crimini contro l'umanità; e dunque le loro azioni erano (e sono) contrarie all'etica professionale».
Anche la Direzione Nazionale della Diplomazia Pubblica presso l'Ufficio del Primo Ministro israeliano ha affermato in una dichiarazione rilasciata giovedì mattina che «considera molto grave che i fotoreporter che lavorano con i media internazionali si sono uniti nel coprire i brutali atti di omicidio perpetrati dai terroristi di Hamas sabato 7 ottobre nella comunità adiacenti alla Striscia di Gaza».
La Direzione ha chiesto che venissero intraprese azioni immediate nei confronti di Associated Press, Reuters, CNN e The New York Times. Da sottolineare che la dichiarazione arriva dopo un rapporto pubblicato mercoledì scorso dall'organizzazione HonestReporting che ha rivelato di aver scoperto dettagli importanti sulla presenza dei giornalisti quel giorno.
Nella notte l'Ufficio stampa governativo ha inviato una lettera urgente ai direttori degli organi di stampa che impiegano questi fotografi chiedendo spiegazioni. Ma prima di leggere cosa hanno risposto, cerchiamo di comprendere chi sono i protagonisti.