La fake news
«La prima volta che ho visto su un giornale questa fake news – dichiara Fesio – ho pensato che si trattava semplicemente di un errore e non credevo avrei avuto ripercussioni. A partire dal giorno stesso invece sono iniziate a comparire recensioni negative al mio locale, sono fioccati post infamanti sui social, ho iniziato a ricevere messaggi diffamatori, telefonate anonime vessatorie e decine di disdette ai tavoli. Sabato non sono nemmeno riuscito a lavorare: ho trascorso le ore attaccato al telefono a rispondere alle continue chiamate di chi voleva soltanto insultarmi».