Le menzogne
L'ex informatore dell'Fbi è stato incriminato per aver mentito sul presunto coinvolgimento di Joe Biden e di Hunter nelle attività della società energetica ucraina Burisma, quando il primo era vicepresidente e il secondo sedeva nel board della compagnia a 50 mila dollari al mese. In particolare, è accusato di aver fatto «false dichiarazioni» e di aver «creato un precedente falso e fittizio» in relazione a un'indagine dell'Fbi, di cui è stato a lungo una talpa. Secondo l'accusa, nel 2020 Smirnov mentì raccontando due incontri del 2015 o 2016 in cui dirigenti associati a Burisma gli avrebbero detto di aver assunto Hunter Biden per «proteggerci, attraverso suo padre, da ogni tipo di problema».